Medici di base, caos riforma: salta il rapporto con i pazienti
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Medici di base in subbuglio per la ventilata riforma del settore, che vuole trasformarli da liberi professionisti a dipendenti del servizio sanitario nazionale. Creando anche non pochi stravolgimenti dal punto di vista previdenziale e ripercussioni per l’Enpam, ente dei medici e odontoiatri, che possono di riflesso costare caro alle casse dello Stato. L'obiettivo da parte del governo è quello di spostarli nelle circa 1.400 case di comunità, che devono essere realizzati grazie a 7 miliardi finanziati dal Pnrr. (ilgazzettino.it)
Ne parlano anche altre testate
Sulle case di comunità nvertire la prospettiva di Ornella Mancin (Quotidiano Sanità)
di Giuseppe Belleri 15 GEN (Quotidiano Sanità)
Analizziamo insieme le parole con quel sistema di analisi logica che ci hanno insegnato a scuola. (Il Fatto Quotidiano)
Sono anche una lettrice del vostro quotidiano, che rappresenta per me una fonte d'informazione autorevole. Mi chiamo Federica Aimeri, sono un medico di medicina generale che lavora in un piccolo paese di campagna del nord Italia, in provincia di Cuneo. (Il Sole 24 ORE)
Sebbene questi professionisti lavorino in convenzione con le Aziende Sanitarie Locali, il loro ruolo è regolamentato da accordi nazionali, regionali e aziendali. Ogni cittadino iscritto al Servizio Sanitario Nazionale ha diritto a un medico di medicina generale, noto come medico di famiglia, che rappresenta il primo punto di riferimento per l’accesso ai servizi sanitari essenziali. (la VOCE del TRENTINO)
Il Ministro della Salute è tornato a parlare della riforma della sanità territoriale : “Il cittadino troverà nelle case di comunità l’assistenza necessaria a bisogni di salute che non necessitano dell’ospedale. (Sanità24)