Londra, il premier Starmer sotto attacco. I tassi sui titoli di Stato al picco dal 2008
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È un inizio di anno molto difficile per Keir Starmer. Il suo partito ha cominciato il 2025 registrando il più basso indice di gradimento dal 4 luglio, quando i Labour sono saliti al potere interrompendo 14 anni di leadership conservatrice. Appena prima di Natale, lo stesso Starmer aveva visto il suo indice di apprezzamento personale toccare un record minimo, a meno 41. E poi la tegola: stando a un sondaggio di YouGov, su questioni fondamentali come la gestione dell'economia, il contenimento dei prezzi e il miglioramento del tenore di vita, l'opinione pubblica non ritiene che i laburisti sappiano fare un lavoro migliore dei conservatori. (ilmessaggero.it)
Su altre fonti
Prima è toccato a Berlino, dove il Governo Scholz è caduto nel pieno di una recessione economica e industriale che non promette di passare in fretta. Poi è toccata a Parigi, dove il Governo Barnier ha dovuto lasciare dopo solo tre mesi, bocciato dai partiti che lo hanno sostenuto a malapena e che lo hanno fatto cadere appena hanno visto una manovra lacrime e sangue messa in piedi per frenare la preoccupante corsa del deficit e del debito pubblico. (L'HuffPost)
Che cosa sta accadendo all’economia britannica? Eppure il primo ministro Keir Starmer aveva assicurato di aver sistemato le “fondamenta” finanziarie del Paese, con le nuove tasse da 50 miliardi di euro annunciate nella legge di bilancio in ottobre. (la Repubblica)
Crolla la fiducia nel debito di Sua Maestà e gli investitori esteri vendono Gilt, ovvero i titoli di stato, e sterline. Il rendimento del titolo di debito a 10 anni inglese è finito al 4,93% ai massimi da 2008, quello dei 30 anni al 5,47% (come nel 1998). (Remocontro)
Lo spread fra i titoli di Stato britannici decennali e i Bund tedeschi è schizzato a 227 punti, con i gilt decennali che rendono il 4,86% (ai massimi da 17 anni). Per intenderci, oltre un punto di più dei Btp decennali italiani che, almeno all'epoca ormai lontana della crisi del debito sovrano, erano sotto i riflettori dei mercati. (il Giornale)
La deprimente illustrazione del costo economico dell’uscita del Regno Unito dall’Unione europea dopo il referendum del 2016. Pochi giorni fa, nel festeggiare (si fa per dire) i cinque anni della Brexit, l’Independent dedicava la prima pagina a una sfilza di numeri negativi. (Corriere della Sera)
I rendimenti dei bond inglesi sono ai massimi, mentre la sterlina continua a perdere terreno sul dollaro, con un'insolita concomitanza delle due tendenze. (Il Fatto Quotidiano)