Bologna, protesta dei ristoratori contro le restrizioni

LaPresse INTERNO

Tra i promotori della protesta anche Giovanni Favia, ex pentastellato, tra i primi a essere espulsi dal Movimento che rimprovera il Governo di aver “scelto la strada più facile”

A raccontarlo è Luca Mazza, titolare dell’Osteria Cannone in centro a Bologna ed è uno dei tanti ristoratori che stasera si sono dati appuntamento in piazza Maggiore, a Bologna.

Il prossimo 24 febbraio il Comitato Tutela dei Ristoranti sarà in udienza al Tar. (LaPresse)

Ne parlano anche altri media

"Non se n’è fatto niente – spiega La Corte –, non l’hanno neanche presa in considerazione e noi chiudiamo, nell’indifferenza della politica Il malumore dei titolari è acuito dalla sensazione che nel nostro territorio l’indice del contagio non sembra essere così altro da giustificare la serrata. (il Resto del Carlino)

Non possiamo pensare che noi del mondo sanitario viviamo separati dal resto del mondo. Il report, che normalmente si fa al venerdì, potrebbe essere previsto per il martedì o il mercoledì. (Il Messaggero)

Da qui l’interrogativo: "Ci spiegate perché dovremmo andare in zona arancione?". "E dire che avevamo appena proposto di tenere aperti i ristoranti anche di sera, fino al coprifuoco, in fascia gialla, e a pranzo se in zona arancione (il Resto del Carlino)

Zona gialla e zona arancione hanno anche un altro divieto in comune: il tetto massimo di due invitati in casa Le differenze principali tra zona gialla e zona arancione riguardano la libertà di spostamento entro i confini regionali (in zona gialla sono consentiti senza autocertificazione) e l'apertura di ristoranti, bar, trattorie, pizzerie, gelaterie e pasticcerie. (Today.it)

«Avevamo chiesto - conclude Pasi - di poter aprire queste imprese la sera in zona gialla e il giorno in zona arancione con la disponibilità a rivedere gli attuali protocolli per aumentare la sicurezza di clienti e lavoratori, ma nulla è cambiato nonostante le promesse di un approccio diverso al tema da parte del nuovo Governo» E’ il commento del direttore regionale di Confesercenti Emilia-Romagna, Marco Pasi, all’entrata della regione nella cosiddetta zona arancione. (Gazzetta di Parma)