Omicidio Regeni, stop al processo agli 007 egiziani. La corte: “Imputati non raggiunti da alcun atto…

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Il primo processo sul sequestro, la tortura e l’omicidio di Giulio Regeni neanche inizia che già deve ricominciare.

Non c’è la prova che i quattro imputati – tutti esponenti dei servizi di sicurezza egiziani – siano a conoscenza del processo aperto in Italia a loro carico.

Gli imputati, dunque, non sono stati raggiunti da alcun atto ufficiale“.

Ecco, secondo la corte d’Assise capitolina non c’è la proca che l’imputato sappia dell’udienza e dunque che abbia espressamente rinunciato ad essere presente. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri giornali

E sono stata poi espulsa senza sapere il perché”. A raccontarlo l’avvocato Alessandra Ballerini, legale della famiglia Regeni, nel corso della prima udienza del processo in Corte d’assise a Roma per l’omicidio di Giulio Regeni. (Il Fatto Quotidiano)

I giudici, dopo una camera di consiglio durata oltre cinque ore, hanno annullato l'atto con cui il gup ha disposto il rinvio a giudizio degli imputati nel maggio scorso. Credit: Rai. Questo video contiene contributi www. (Corriere TV)

Si è tenuta oggi, 14 ottobre, la prima udienza del processo a carico di quattro 007 egiziani accusati di avere sequestrato, torturato e ucciso il ricercatore Giulio Regeni nel febbraio del 2016. «Abbiamo fatto quanto umanamente possibile per fare questo processo, e sono convinto che oggi i 4 imputati sappiano che qui si sta celebrando la prima udienza» (Open)

Nella foto i genitori di Giulio, Claudio Regeni e Paola Deffendi, e la sorella Irene. Riccardo De LucaRiccardo De Luca / AGF 14/10/21 Roma. (L'HuffPost)

La decisione è legata all’assenza in aula degli imputati, nodo affrontato nella prima udienza. I giudici, dopo una camera di consiglio durata oltre cinque ore, hanno annullato l’atto con cui il gup ha disposto il rinvio a giudizio degli imputati nel maggio scorso. (Gazzetta di Parma)

Se è vero che portare la ricerca della verità sulle responsabilità dell'omicidio di Giulio Regeni sin qui, in un'aula di Corte di Assise, è stato complesso e, diciamolo, insperato, e se la notizia che la Presidenza del Consiglio dei ministri e la famiglia di Giulio saranno insieme parti civili nel processo è una premessa carica di un formidabile significato e peso politici, processuali, e simbolici, è altrettanto vero che la partita è tutt'altro che chiusa (La Repubblica)