Fca, il Fisco chiede 1,3 miliardi di euro per l’acquisizione di Chrysler
Una contestazione da 5,1 miliardi ossia l’importo sottostimato per l’acquisizione di Chrysler avvenuta nel 2014.
Il mese scorso il presidente di Fca, John Elkann ha dichiarato di voler formalizzare un accordo entro la fine dell’anno.
Finisce sotto la lente di ingrandimento del Fisco italiano Fca, che avrebbe sottovalutato il valore del suo business americano.
Fca infatti ha dichiarato che gli asset di Chrysler valevano meno di 7,5 miliardi di euro mentre la stima del Fisco italiano è di 12,5 miliardi. (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altri media
Risultato: FCA rischia di dover pagare arretrati al fisco italiano per 1,3 miliardi di euro. La vicenda potrebbe finire davanti ai giudici tributari. (ClubAlfa.it)
Sono orgoglioso di aver sottoscritto questo accordo di sviluppo che rappresenta anche una importante svolta economica e occupazionale sui territori. Di questi, il MiSE mette a disposizione circa 27 milioni di euro di agevolazioni per l’acquisto di macchinari e impianti con la Transizione 4.0. (Termoli Online)
L'Italia all'epoca aveva una aliquota di imposta di circa il 27,5%, per cui Fca rischia ora di dover pagare arretrati al fisco italiano per circa 1,3 miliardi di euro, anche se i negoziati con l’Agenzia delle Entrate potrebbero ridurre in maniera significativa la cifra per chiudere il contenzioso". (ilBianconero)
Ecco come funziona oggi la tassa che esiste dal 1995 ma ha subìto nel tempo diversi rimaneggiamenti (Il Sole 24 ORE)
A questo punto, non c’è da meravigliarsi se molti italiani preferiscono non far transitare dalla banca i soldi ricevuti “a mano”. Salvo validi indizi, il Fisco non può presumere che i soldi cash siano frutto di evasione fiscale. (La Legge per Tutti)
Dal canto suo, Fiat Chrysler intende battersi nelle aule di giustizia e ha definito la denuncia "senza merito". Il mese scorso la quota di mercato si è attestata quindi al 22,6%, contro il 24,08% di un anno fa. (AGI - Agenzia Italia)
