Spia al parlamento britannico, la Cina respinge le accuse: “Visti troppi film di 007” - L'Unione Sarda.it

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La Cina spera che i funzionari britannici competenti non facciano osservazioni senza basi fattuali, per non parlare della 'teoria della minaccia cinese' per ulteriori scopi politici".

In risposta, Wang ha ribadito che la Cina ha sempre aderito "al principio di non interferenza negli affari interni di altri Paesi" e che Pechino "non ha bisogno e non si impegnerà nelle cosiddette attività di interferenza"

La Cina respinge le accuse sei servizi segreti britannici, secondo cui una spia cinese si sarebbe infiltrata nel parlamento di Londra per interferire nella politica del Regno Unito, affermando che "gli individui potrebbero aver guardato troppi film di 007 e creato troppe associazioni non necessarie". (L'Unione Sarda.it)

Su altre testate

Aveva stabilito legami con diversi esponenti politici ed era stata premiata anche dall'ex premier, Theresa May. Secondo quanto rivelato dai media del Regno Unito, si tratta di una legale basata a Londra molto ben inserita nell'establishment britannico. (leggo.it)

Hong Kong, 14 gen. (LaPresse/AP) – L’aeroporto internazionale di Hong Kong ha annunciato che vieterà il transito sul proprio territorio per un mese ai passeggeri di oltre 150 Paesi, nell’ambito delle misure per arginare la diffusione della variante Omicron del coronavirus. (LaPresse)

Si tratta di una stimata avvocatessa cinese basata a Londra, perfettamente inserita ai massimi livelli dell'establishment britannico. Perciò hanno emesso un raro avvertimento ai parlamentari britannici comunicando che una agente cinese si è infiltrata a Westminster per interferire nella politica del Regno Unito (ilmattino.it)

Christine Lee, l’avvocato anglo-cinese accusata di essere spia di Pechino nel Parlamento inglese Christine Lee è stata indicata dai servizi segreti di sua maestà come possibile spia cinese infiltrata nelle istituzioni britanniche per interferire nella politica di Londra (Fanpage.it)

Missione: «Portare avanti l'agenda del Pcc, il Partito comunista cinese» attraverso il «coinvolgimento in attività di interferenza politica per conto del Dipartimento del Lavoro del Fronte Unito del Comitato centrale del Pcc». (ilGiornale.it)

Un avviso diffuso dal servizio di controspionaggio interno fa anche un nome, quello di Christine Ching Kui Lee, che avrebbe «stabilito legami» per conto del Partito comunista cinese (Pcc) con deputati e aspiranti tali. (IL GIORNO)