L'Ue risponde ai dazi Usa con contromisure da 26 miliardi di euro

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ESTERI

La decisione degli Stati Uniti di imporre una tariffa del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio provenienti dall’Unione europea ha spinto Bruxelles a reagire con misure immediate. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha espresso rammarico per la scelta americana, definendola "ingiustificata" e sottolineando come le tariffe rappresentino, di fatto, "tasse" che gravano non solo sulle aziende ma anche, e soprattutto, sui consumatori.

In una dichiarazione rilasciata oggi, von der Leyen ha evidenziato che i dazi statunitensi, valutati in 28 miliardi di dollari, creano incertezza economica e mettono a rischio posti di lavoro. "I prezzi saliranno", ha aggiunto, sottolineando l’impatto negativo che tali misure avranno sull’intera filiera produttiva. Per questo motivo, l’Ue ha deciso di adottare contromisure "forti ma proporzionate", per un valore complessivo di 26 miliardi di euro, applicate sulle importazioni americane nel territorio europeo.

Le misure, annunciate come "rapide e proporzionate", mirano a bilanciare gli effetti delle tariffe statunitensi, che sono entrate in vigore oggi. La risposta europea, pur mantenendo un tono fermo, sembra voler evitare un’escalation che potrebbe ulteriormente destabilizzare i rapporti commerciali tra le due sponde dell’Atlantico. Tuttavia, il messaggio è chiaro: l’Ue non intende subire passivamente decisioni unilaterali che rischiano di danneggiare la sua economia.

La questione dei dazi, che si inserisce in un contesto già complesso di relazioni commerciali internazionali, solleva interrogativi sulle possibili ripercussioni a lungo termine. Mentre le aziende europee si preparano ad affrontare l’aumento dei costi, i consumatori potrebbero trovarsi a pagare il prezzo più alto, con un inevitabile impatto sui bilanci familiari.