Tolleranza zero: rimpatriati i tre tunisini accusati della violenza sessuale al Concertone del 1° maggio

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Sono stati rimpatriati i tre tunisini accusati di violenza sessuale di gruppo durante il concertone del 1° maggio a Roma. A darne notizia è stato il Viminale, ricordando che la misura era stata richiesta dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi «nell’immediatezza del fatto». I tre erano stati arrestati subito, grazie (Secolo d'Italia)
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Sono stati rimpatriati i tre cittadini stranieri accusati di violenza sessuale di gruppo ai danni di una giovane durante il concerto del Primo Maggio a Roma. Il provvedimento di espulsione è stato eseguito oggi, dopo la convalida del giudice, al termine di una procedura accelerata attivata dal ministero dell’Interno. (RaiNews)
La misura era stata richiesta dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, nell'immediatezza del fatto. Sono stati rimpatriati i tre cittadini stranieri accusati di violenza sessuale di gruppo durante il concerto del 1 maggio a Roma (La Stampa)
(Adnkronos) – Sono stati rimpatriati i tre cittadini stranieri, accusati di violenza sessuale di gruppo, durante il concerto del 1 maggio a Roma. La misura era stata richiesta dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, nell’immediatezza del fatto. (Cremonaoggi)

Misura richiesta dal ministro dell'Interno, Piantedosi, nell'immediatezza del fatto. Rimpatriati i tre tunisini accusati di violenza sessuale di gruppo al concerto del 1 maggio scorso a Roma. (RaiNews)
Prima l’annullamento dei percorsi di regolarizzazione e poi, come richiesto dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, l’espulsione. Sono stati rimpatriati i tre cittadini stranieri, tra i 22 e i 25 anni, arrestati durante il Concerto del 1° maggio con l’accusa di violenza sessuale di gruppo ai danni di una giovane. (Open)
La misura era stata richiesta dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, nell’immediatezza del fatto. Il pronto intervento degli agenti e la collaborazione della vittima avevano consentito l’immediato arresto dei tre stranieri in mezzo a centinaia … (Il Fatto Quotidiano)