“Un anno di squalifica”, l’annuncio su Sinner fa tremare i tifosi
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L’annuncio sulla possibile squalifica di Sinner fa tremare i tifosi, il tennista rischia un anno di stop: tutti i dettagli Per Jannik Sinner è finalmente iniziata la nuova stagione di tennis. Ha avuto un 2024 da sogno con trionfi, successi e, soprattutto, il primato nel Ranking: l’altoatesino è diventato il primo al mondo e ora l’obiettivo è mantenere la posizione anche per tutto il nuovo anno. Dopo un lungo periodo di riposo fra fine stagione e vacanze di Natale, è arrivato il momento di tornare in campo per provare, di nuovo, a spazzare via ogni avversario. (MilanLive.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
"La procedura è stata condotta secondo le regole e in conformità con la regolamentazione dell'Agenzia Internazionale per l'Integrità del Tennis (Itia)", ha insistito l'italiano. (Eurosport IT)
Partiamo da quali sono le condizioni dei ragazzi, in particolare come sta Distefano? “I ragazzi stanno bene, Distefano si è rifermato un paio di giorni, ma sta facendo il suo percorso per tornare con i compagni. (Frosinone News)
In attesa di debuttare agli Australian Open contro il cileno Jarry, Jannik Sinner non ha potuto evitare di rispondere alle domande sul tormentone legato al caso Clostebol e alle provocazioni social di Nick Kyrgios sul tema doping: "Nella mia mente so esattamente cosa è successo, ed è così che blocco questi pensieri. (Sport Mediaset)
Con il ricorso al Tas della Wada relativo al caso Clostebol che aleggia nella mente di Jannik Sinner, nella curiosità dei media e nelle chiacchiere degli appassionati di tennis, come può evitare l’altoatesino di farsi schiacciare dalla questione? “Mentirei, se dicessi che non ci penso. (Il Fatto Quotidiano)
Andrea Gaudenzi ha commentato così la vicenda di Jannik Sinner, che attende la decisione del TAS di Losanna dopo il ricorso della WADA contro la sua assoluzione per assenza totale di colpa o negligenza in relazione alla positività al Clostebol dello scorso marzo. (SuperTennis)
Si tratta di qualcosa che è dentro di me da molto, troppo tempo”. Non chiedetegli dell’… (la Repubblica)