Covid, le previsioni del matematico Sebastiani: 'Calo di positivi fra due settimane'

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Il Lazio, secondo Sebastiani, potrebbe finire in zona arancione fra due-tre settimane.

https://it.sputniknews.com/20220107/covid-le-previsioni-del-matematico-sebastiani-calo-di-positivi-fra-due-settimane-14511408.html. Covid, le previsioni del matematico Sebastiani: "Calo di positivi fra due settimane". Covid, le previsioni del matematico Sebastiani: "Calo di positivi fra due settimane". Il picco di contagi potrebbe arrivare tra un paio di settimane, ma resta l'incognita dei ricoveri, che potrebbero portare a febbraio tutta l'Italia in fascia. (Sputnik Italia)

Se ne è parlato anche su altri media

leggi anche Mezza Italia in zona arancione da lunedì 17 gennaio. L’Italia potrebbe ritrovarsi entro un mese in zona rosa per colpa della scuola, dei saldi e ca va sans dire della variante Omicron. (Money.it)

Covid, in Italia ci sono quasi 2 milioni di positivi e questa settimana è stata superata quota 200mila casi al giorno. Il professor Giovanni Sebastiani, matematico del Cnr, però vede all'orizzonte il possibile rallentamento della crescita delle nuove infezioni. (Leggo.it)

«Stiamo assistendo agli effetti della variante Omicron e dell’aumento dei contatti durante le festività», dice Sebastiani. «Abbiamo una crescita lineare e negli ultimi giorni la curva dei decessi sta accelerando – dice -. (Roccarainola.net)

E quindi le zone rosse? “Mi aspetto anche che dopo la percentuale risalga, soprattutto per via dell’inizio delle scuole. (Centro Meteo italiano)

CAGLIARI. A Cagliari cercano 1 ragioniere, 1 perito elettrotecnico, 1 perito meccanico, 2 muratori in mattoni, 2 carpentieri edili, 1 geometra, 1 verniciatore a mano. Le competenze delle nuove professioni di oggi e del futuro, 27 gennaio ore 10. (Sardegna Reporter)

“Penso che stiamo arrivando al picco di questa nuova ondata”, ha detto Fischer a LCI TV, aggiungendo che il massimo dei contagi potrebbe arrivare “verso l’inizio della seconda metà di gennaio, quindi tra circa 10 giorni”. (Gazzetta di Firenze)