La battaglia tra Stati che si nasconde dietro la global tax

Il Sole 24 ORE ECONOMIA

La web tax a cui fanno ricorso molti Paesi dà ricavi modesti e il costo finiscono di pagarlo le imprese locali.

Dove sono stati fatti gli investimenti e risiede il know-how per realizzare gli algoritmi o dove questi vengono usati?

Secondo: introdurre una tassa globale mondiale del 21%, o almeno superiore al 15%

Si sono indebitati e ora aspettano che con la ripresa le imprese facciano profitti che, tassati, consentano di rientrare dei debiti contratti. (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altri media

Lo scorso fine settimana i Paesi del G7 hanno annunciato che si impegneranno a istituire una tassa globale al 15% per le multinazionali, dovuta in ogni Stato dove queste generano dei guadagni. Ma così come è stata pensata, con un’aliquota al 15%, questa tassa rischia di essere una presa in giro. (Fanpage.it)

La vera grande novità riguarda probabilmente la lotta a quelli che sono definiti come paradisi fiscali, mettendo un freno alla pratica di dichiarare profitti in paesi dal regime fiscale favorevole. Il nuovo regime fiscale vedrà un’aliquota minima del 15%, che verrà poi stabilita da ogni paese singolarmente. (iPhone Italia)

E che il nostro Paese prevede già una “digital tax” sui profitti delle multinazionali del tech. Una misura che sarà sostituita dalla global tax, ma solo al momento dell’entrata in vigore di quest’ultima. (QuiFinanza)

Questi territori beneficiano di posti di lavoro creati per servire le società multinazionali, come i servizi legali e contabili. Gli analisti non sono ancora convinti che una tassa minima globale al 15% almeno farà scomparire del tutto questi luoghi senza tasse (Money.it)

«Se verrà chiarito che Amazon verrà inclusa, sarà fantastico, ma questo non è ancora accaduto» Nel Regno Unito, per esempio, Amazon pagherebbe sui profitti di sussidiarie come Amazon Web Services, il suo web hosting con cui ha realizzato un margine del 30% nel 2020, secondo la Fair Tax Foundation. (Corriere della Sera)

Secondo uno studio dell’Osservatorio europeo per la tassazione, calcoli alla mano, l’aliquota globale del 15% farebbe perdere all’Europa 120 miliardi di gettito, una cifra data dalla differenza fra i 170 miliardi garantiti da un’aliquota al 25% e gli appena 50 miliardi pagati applicando la tassa minima concordata. (QuiFinanza)