FMI migliora le stime: +6% il PIL 2021. Ma l'allarme è la disuguaglianza

Money.it ECONOMIA

Si stima che quasi 95 milioni di persone in più siano scese al di sotto della soglia di estrema povertà nel 2020 rispetto alle proiezioni pre-pandemiche

Tuttavia, le sfide da vincere a livello mondiale sono ancora molte: prima fra tutte quella della disuguaglianza, sempre più marcata tra Paesi sviluppati e Stati poveri.

nuove e incoraggianti stime sulla crescita nel 2021.

Il PIL globale per il 2022 è visto aumentare del 4,4%, superiore a una stima precedente del 4,2%. (Money.it)

Su altri giornali

Anche alla luce di quanto fatto, il Fmi incoraggia gli Stati a perserverare nel supporto con misure meglio-calibrate su specifiche esigenze ma comunque lasciando in campo gli stimoli per l'economia ancora a lungo. (la Repubblica)

E' quanto prevede il Fmi, che rivede al rialzo anche la crescita dellaal 5,8% quest'anno e al 4,2% nel 2022 Locomotiva Usa traina ripresa mondiale Il Fondo monetario internazionale rivede al rialzo le sue stime. (Rai News)

L’economia globale, compresa quella italiana, si riprenderanno più in fretta rispetto a quanto previsto fino a pochi mesi fa. Differences in access to vaccines and uneven recoveries will mean that different countries may remain in different phases for some time. (Wall Street Italia)

Ora stima un +4,2% dell'economia sul 2021, secondo i dati contenuti nel World Economic Outlook, e un ulteriore +3,6% nel 2022. Il rapporto deficit/pil, salito al 9,5% nel 2020, calerà all'8,8% nel 2021, al 5,5% nel 2022 per attestarsi all'1,8% nel 2026 (Milano Finanza)

Dopo il crollo del 3,3% del PIL mondiale del 2020, ora stima un rimbalzo del 6% nel 2021 e un +4,4% nel 2022. editato in: da. (Teleborsa) – Il Fondo monetario internazionale ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita globale, sottolineando che “l’uscita dalla crisi diventa più visibile”. (QuiFinanza)

Motivo per cui l’economista ha spiegato che il Fondo Monetario Internazionale è “molto a favore di una tassa minima globale per le imprese” multinazionali, dal momento che è preoccupante il fenomeno “di grandi quantità di tasse che vengono eluse”". (La Stampa)