Il Ddl Zan alla conquista dei social, 6 milioni di interazioni in soli tre mesi
Ddl Zan, influencer contro politici.
Facendo un rapida ricerca su Google Trends, è a partire dal primo maggio l'espressione "Ddl Zan" subisce un'impennata nelle ricerche effettuate dagli utenti sul motore di ricerca.
Con sette milioni di interazioni e seicentomila menzioni, il ddl Zan è riuscito a valicare le porte dei palazzi del potere per sconfinare nelle agorà digitali.
L'influencer, denunciando il cambio di posizione di Iv sul ddl Zan, ha condiviso una stories su Instagram con scritto "Che schifo i politici"
Un semestre in cui il dibattito sul ddl Zan è stato caratterizzato da un crescendo di reazioni che è andato di pari passo con l'allargarsi dell'interesse degli utenti sul web. (la Repubblica)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Il brano è accompagnato da un video girato a Londra e celebra il rito collettivo del calcio e il ritorno alla vita del post pandemia in un continente vaccinato, "dalle strade di Dublino a Notre Dame", come canta il leader della band irlandese nel pezzo dal sound pop ma con la chitarra marchio di fabbrica del gruppo irlandese e una spruzzata di dance, assicurata dal dj e produttore olandese. (La7)
2 minuti di lettura. Il DDL Zan slitta a settembre. Il DDL Zan è sparito dal calendario di luglio, deciso ieri. (Gay.it)
«Se si dialoga, la Lega è pronta a ritirare gran parte degli emendamenti presentati al ddl Zan. Ma per ora non ce ne è stato bisogno visto che il calendario fitto che precede la pausa estiva e la mole di emendamenti presentati non lasciano molto spazio all'esame della legge prima di settembre (DiariodelWeb.it)
Io il 6 giugno ho concluso il mio ciclo vaccinale, e anche i miei figli ventenni lo stanno facendo “Ah guardi io tra i vari leader ancora non ho capito chi si è vaccinato e chi no. (Inews24)
I tempi necessari per completare la discussione generale sarebbero assai ridotti, ma gli emendamenti da vagliare sono un migliaio. Da parte sua, il Centro-destra potrebbe sottoporre all’Aula la decisione di non passare all’esame degli articoli al termine della discussione generale (Servizio Informazione Religiosa)
La Lega avrebbe respinto ‘l’offerta’, vuole che venga eliminata completamente la nozione di identità di genere presente anche negli altri articoli. Ma l’ex maggioranza giallo-rossa, secondo quanto apprende l’AGI, ha ventilato una proposta di compromesso. (AGI - Agenzia Italia)