Black Mirror 7, Eulogy e l'arte di Paul Giamatti nel rendere un perdente un eroe (in un'intervista molto schietta)
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Questa storia si sofferma su diversi dettagli relativi al quinto episodio di Black Mirror 7 Cosa si può dire di Paul Giamatti che non si sappia già? È uno dei migliori caratteristi che ci sia. Riesce a trovare l'umanità in tutti. Nel corso di una lunga e giustamente acclamata carriera (l'anno scorso ha ottenuto la sua seconda nomination all'Oscar, persa contro Cillian Murphy), sembra che abbia interpretato ogni tipo di personaggio, tranne quello di un vincitore. (GQ Italia)
Ne parlano anche altre fonti
Ogni giorno il mondo sembra sprofondare sempre più verso la distopia. Le sei nuove puntate, che ampliano l'antologia dedicata al complicato rapporto dell'uomo con la tecnologia, affrontano temi come l'auto-consapevolezza dell'intelligenza artificiale, i modelli di tariffazione degli abbonamenti, gli amori perduti, i rancori del liceo e la privatizzazione dell'assistenza sanitaria. (Wired)
È riuscito soprattutto a raccontarlo attraverso i legami emotivi tra i personaggi, vero espediente per far immedesimare gli spettatori in ciò che vedevano perché "sarebbe potuto capitare anche a loro", e perché coinvolgeva i loro affetti, più o meno vicini che fossero. (movieplayer.it)
San Junipero della terza stagione e Hotel Reviere della settima hanno qualche elemento in comune, a detta dell'ideatore di Black Mirror. A detta dello sceneggiatore e ideatore Charlie Brooker, il terzo episodio della settima stagione di Black Mirror intitolato Hotel Reverie è collegato in modo sottile con il quarto della terza stagione, intitolato San Junipero. (ComingSoon.it)
Con la settima stagione di Black Mirror lo sceneggiatore Charlie Brooker sembra abbandonare (almeno in parte) la fredda, claustrofobica estetica techno-distopica che aveva definito le ultime stagioni della serie. (Outpump)
È ancora tra i titoli più visti su Netflix la settima stagione di Black Mirror, la serie antologica creata da Charlie Brooker che esplora il lato oscuro della tecnologia e le sue conseguenze potenzialmente devastanti sull’umanità. (bestmovie.it)
Charlie Brooker, creatore di Black Mirror, ha dimostrato di saper catturare l’essenza della fantascienza attraverso una narrazione che unisce la tecnologia alle emozioni umane. Fin dal suo debutto nel 2011 su Channel 4, la serie ha affascinato il pubblico inglese per la sua capacità di riflettere sulle innovazioni tecnologiche e sul loro impatto sulle relazioni interpersonali. (SofiaOggi.com)