Milano: scontri e vetrine in frantumi al corteo pro Palestina. Scritta contro la premier

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TGLA7 INTERNO

Almeno 7 i manifestanti fermati. Le tensioni sono iniziate all'altezza dei piazzali Baiamonti e Lagosta Nuova manifestazione e nuovi momenti di tensione questo pomeriggio a Milano durante il corteo pro Palestina organizzata da associazioni palestinesi e sindacati di base. Vetrine in frantumi e scritte contro la Meloni Alcuni dei partecipanti sono venuti a contatto con le forze dell'ordine. Danneggiata la filiale di una banca mentre sul vetro di un altro istituto di credito è comparsa la scritta "Spara a Giorgia", evidentemente inidrizzata contro la premier Meloni. (TGLA7)

La notizia riportata su altri media

I tafferugli a piazzale Baiamonti. Si presume che i fermati appartengano a realtà anarchiche di Milano e provincia. (Corriere della Sera)

Al corteo nazionale per la Palestina in corso a Milano manifestanti con il volto coperto da passamontagna hanno danneggiato il bancomat del Banco Desio e le vetrine del Carrefour di via Alserio. Scritte e danni anche ad altre vetrine, tra le quali Starbucks e Burger King, e sulle vetrate di Regione Lombardia. (La Stampa)

Circa 15mila persone hanno partecipato al corteo per la Palestina e il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza che ha attraversato Milano, dalla piazza di fronte alla stazione centrale fino all’Arco della Pace passando per il quartiere di Isola, la zona Farini fino a piazzale Baiamonti. (Il Fatto Quotidiano)

Elezioni Ceccano – L’appello di Mingarelli: “No a discorsi d’odio, insulti e fake news”

Disordini anche in piazzale Baiamonti: scontri tra manifestanti e forze dell'ordine. "Tutto il mondo odia la polizia" uno dei cori intonati, in francese. (il Giornale)

La vicenda ha assunto contorni nazionali. La senatrice Biancofiore: "Bisogna lavorare affinché la campagna elettorale si focalizzi non sull’odio becero e profondo, che cela solo l’evidente inadeguatezza di altri". (il Dolomiti)

“Vogliamo lanciare un appello in vista della campagna elettorale ormai alle porte. Come collettivo Ceccano2030 rifiutiamo qualsiasi forma di violenza, sia essa verbale, fisica o psicologica, e siamo convinti che chi si candiderà ad amministrare Ceccano debba assumere di persona, sui social, sui media, atteggiamenti rispettosi delle idee e delle opinioni di tutti i cittadini e i rappresentanti politici, al di là di naturali divergenze d’opinione, favorendo la più ampia libertà di espressione ed evitando toni e linguaggi che sottintendano messaggi di aggressività e di prevaricazione. (Frosinone News)