Teheran sui tweet di Trump: "Mani e lingua sporche di minacce, sanzioni e terrore contro l'Iran non hanno il diritto di disonorare l'antica lingua persiana"

L'AntiDiplomatico ESTERI

Nell'ultimo messaggio nell'antica lingua, il presidente degli Stati Uniti ha tradotto il suo tweet dove ha spiegato che non gli sarebbe potuto importare di meno se Teheran avesse iniziato a negoziare dopo essersi sentito "soffocato" dalle sanzioni di Washington e dalle proteste.

"Non ci può essere un altro massacro di manifestanti pacifici o il taglio di Internet.

Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Abbas Musaví, dopo recenti tweet di Donald Trump scritti in persiano lo ha esortato a smettere di usare oltraggiare il farsi. (L'AntiDiplomatico)

Se ne è parlato anche su altri media

Continuiamo a fare le politiche di Salvini con l'appoggio rosso del PD» La Senatrice e leader di +Europa: «Da quota 100 ai decreti sicurezza. Gregoretti? (DiariodelWeb.it)

Per il secondo giorno consecutivo ieri i dimostranti si sono riversati nelle vie e piazze di Teheran e altre città. Secondo alcuni video, rilanciati sui social, vi sarebbero stati anche diversi colpi di arma da fuoco esplosi nei pressi dei manifestanti. (AsiaNews)

A sostegno dei manifestanti Donald Trump: "Ispirato dal vostro coraggio", ha scritto il presidente Usa in un tweet in lingua farsi. Intanto sempre nella capitale iraniana una folla filogovernativa si è radunata davanti all'ambasciata di Londra bruciando una bandiera britannica mentre i pasdaran presidiano le strade della città. (LaPresse)

«È una forte dimostrazione di sostegno da parte degli iraniani alla politica di Trump sul paese», ha spiegato. In serata, il presidente americano ha inviato un messaggio non solo in inglese, ma anche in farsi, di sostegno ai manifestanti sul sito di microblogging. (ilGiornale.it)

Trump “disonora l’antica lingua persiana con le sue minacce”, ha scritto sempre su Twitter il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Abbas Mousavi. L’utilizzo di quest’ultima non è però piaciuto al governo iraniano. (Il Primato Nazionale)

Ieri mattina il capo della polizia di Teheran, Hossein Rahimi, ha smentito che i suoi uomini abbiamo sparato sui manifestanti. Anche il Canada, con le sue 57 vittime nel disastro, si è allineato a Londra e Washington in questa fase. (La Stampa)