Aggressioni agli operatori. In crescita i casi in Romagna: "Una psicologa al Pronto soccorso"

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Tante aggressioni verbali ma in alcuni casi anche violenze fisiche. Peggiora il clima delle relazioni tra gli utenti dei servizi sanitari e gli operatori. Nel 2024 in Romagna si sono registrate in totale 517 aggressioni, delle quali 126 con una componente fisica e 45 che si sono trasformate in veri e propri infortuni. Il luogo più rischioso è il pronto soccorso, seguito dalle aree che si occupano della salute mentale. (il Resto del Carlino)
Su altre fonti
L’evento si inserisce nella Giornata Nazionale di Educazione e Prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari, che si celebra il 12 marzo. (Radio Più)
"Ti ha salvato. Ti salverà ancora. (Alto Adige)
Di Enza Plotino (Il Fatto Quotidiano)

Per quanto riguarda il tipo di violenza esercitata, nel 53,94% dei casi è stata di tipo verbale mentre nel 46,06% fisica. Il 67,08% delle aggressioni a danno del personale sanitario e sociosanitario della CRI è avvenuto durante l’attività di trasporto in ambulanza (TSSA). (Croce Rossa Italiana)
E’ una delle tante operatrici sanitarie che ogni giorno scende in prima linea tra le corsie, tra i malati e le difficoltà ma che, come dice con rabbia, non si sente sicura facendo il suo lavoro. "Hanno schiaffeggiato un dottore e nel cuore della notte hanno preso a calci le porte del reparto. (LA NAZIONE)
La violenza contro gli operatori sanitari è diventata una delle minacce più gravi per la sanità, con numeri che parlano chiaro: uno su due dei professionisti del settore subisce aggressioni, e l’Italia è tra i paesi europei con il tasso più alto di violenze nei confronti di chi lavora nelle strutture sanitarie. (la VOCE del TRENTINO)