Altro tsunami per l’industria, a picco da 26 mesi di fila

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La Notizia ECONOMIA

Il crollo della produzione industriale a marzo è stato dell’1,8% su base annua: cali in quasi tutti i comparti. Il Pil che arranca, l’occupazione che rallenta, l’impennata delle ore di Cigs, i salari reali che calano, le vendite al dettaglio, soprattutto quelle alimentari, che affondano. E ora i 26 mesi di calo della produzione industriale. L’Istat continua a sfornare dati che allarmano consumatori ed esercenti. (La Notizia)

La notizia riportata su altre testate

'Stiamo precipitosamente tornando indietro' (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Tirano, 10 mag - 'L'industria ha chiaramente dei problemi. Oggi l'economia italiana dipende anche fortunatamente dai successi sui servizi, sul turismo e anche sull'agricoltura come tutto il mondo, ma ha dei problemi che devono essere risolti sulle grandi scelte'. (Il Sole 24 ORE)

Una debolezza quella del sistema industriale che preoccupa sia i sindacati che i consumatori che parlano di «disastro», mentre Confcommercio mette in guardia sulla “riduzione nei beni di consumo». (L'Eco di Bergamo)

L’Istat ha rilevato una riduzione dell’1,8% dell’indice generale rispetto allo stesso mese di un anno prima. Mese su mese invece si registra un debole aumento dello 0,1% e nella media del primo trimestre il livello della produzione aumenta dello 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti. (Il Fatto Quotidiano)

Produzione industriale giù anche a marzo

Ieri l’Istat ha allungato di un’altra trentina di giorni la crisi industriale che coinvolge tutte le categorie, tranne la produzione dell’energia. Non c’è nessuno che abbia fatto peggio negli ultimi 26 mesi. (Il Manifesto)

Il terzo mese dell’anno, infatti, non interrompe il trend negativo che prosegue ormai da oltre due anni (siamo al 26esimo mese consecutivo) e, così, il guadagnano di un decimale «portato a casa» dal mese di marzo, è inevitabilmente travolto da una discesa annuale tendenziale dell’1,8%, che non risparmia nessun macro-settore, tranne quello dell’energia. (Corriere della Sera)

La fabbricazione di articoli in gomma e plastica chiude il mese con una flessione del -0,1% rispetto a febbraio 2025 e con un calo del -2,4% nel confronto con lo stesso mese dell'anno scorso. Sono ventisei mesi consecutivi che la produzione industriale chiude col segno negativo. (Polimerica)