Conclave, vincitori e vinti: la Chiesa italiana perde, decisivi i cardinali del Sud del mondo

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CITTA’ DEL VATICANO. Alla fine spiegano tutto l’espressione triste del candidato più accredito alla vigilia (Pietro Parolin) e quello sorridente del kingmaker Timothy Dolan, già grande elettore di Jorge Mario Bergoglio nel 2013 e convogliatore sul Vaticano delle ingenti offerte dei cattolici Usa. Il flop della delegazione italiana al Conclave si fonda su una constatazione. «Se hai quattro candida… (La Stampa)
Ne parlano anche altri media
Pietro Parolin ha involontariamente confermato la tradizione che "chi entra Papa in Conclave ne esce cardinale". Dopo di lui, Pierbattista Pizzaballa sembrava essere capace di concentrare su di sé i favori dei cardinali conservatori, ma anche di quelli progressisti: con una divisione più tipica della politica piuttosto che della Chiesa, i più sostenevano che il Patriarca di Gerusalemme poteva essere un ottimo compromesso tra chi chiedeva più dottrina e chi esigeva più mondanità. (Tgcom24)
La sua elezione a pontefice avrebbe fatto entrare nella storia il piccolo comune della Pedemontana veneta veneta, da giorni sotto gli occhi del mondo. Invece il cardinale Mamberti ha pronunciato il nome di Robert Prevost, statunitense. (RaiNews)
Non è mancata un pizzico di delusione, in piazza San Pietro, tra i fedeli che facevano apertamente il tifo per lui, da tutti considerato il nome più forte se fosse tornato un Papa italiano. Si ferma alla volata finale la corsa del cardinale Pietro Parolin a Papa. (Il Gazzettino)

Alla vigilia si immaginava potesse trovarsi nel ruolo opposto, quello dell’eletto chiamato a risponde… Pietro Parolin appariva proprio accanto a Leone XIV per una questione di rango, lo stesso che lo aveva portato a guidare il Conclave e che gli aveva imposto, poco prima, il compito di chiedere a Robert Francis Prevost: «Acceptasne electionem?». (la Repubblica)
E al partito dei cardinali italiani. Tutto il mondo guardava al Segretario di Stato. (il Giornale)
SCHIAVON – Il parroco, ci mancherebbe, ha mantenuto la promessa. A Schiavon suonano comunque a festa la campane della chiesa di Santa Margherita, dove Pietro Parolin andava a messa da bambino. (la Repubblica)