Cecilia Sala e i rischi di un mestiere sotto attacco

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Luce INTERNO

“Ma smetterla di andare in questi Paesi? Magari in questi momenti? Oppure non da sola?”, “impara ad andare in questi posti”. E ancora: “Se l’è andata a cercare, era meglio se stava a casa”. Sono solo alcuni dei commenti che circolano sul web in merito a Cecilia Sala, la giornalista arrestata a Teheran lo scorso 19 dicembre e da allora detenuta nella prigione di Evin, in condizioni impietose. Chi pensa che la detenzione di Cecilia Sala – e sono in molti purtroppo – sia da ricondurre alla sua superficialità, si sbaglia. (Luce)

Su altri giornali

Metto subito in chiaro come penso vada risolto il caso di Cecilia Sala. (il Giornale)

«Cara Cecilia, mentre ricorre il sesto anniversario del mio fermo in Sudan, sento il bisogno di condividere con te alcune riflessioni e sentimenti che spero possano esserti di conforto, in questi momenti così difficili». (Corriere Roma)

Il caso si consuma al margine di un conflitto internazionale tra gli Stati Uniti e il nostro paese che impone una soluzione politica», dice amareggiato Amir, uno dei rari giornalisti iraniani che stanno seguendo il caso di Cecilia Sala in Iran. (il manifesto)

«La giornalista italiana è stata arrestata per 'violazione delle leggi della Repubblica Islamica (dell'Iran), come ha affermato in un comunicato il dipartimento dei media esteri del ministero della Cultura e dell'Orientamento Islamico», ha aggiunto Baghaei. (LaC news24)

Probabile che il sottosegretario abbia risposto anche alle domande dei componenti del Comitato sulle improvvise dimissioni del direttore del Dis, Elisabetta Belloni, trapelate questa mattina. (Tiscali Notizie)

«La giornalista italiana è stata arrestata per "violazione delle leggi della Repubblica Islamica (dell'Iran)", come ha affermato in un comunicato il dipartimento dei media esteri del ministero della Cultura e dell'Orientamento Islamico», ha aggiunto Baghaei. (ilmattino.it)