Medici di medicina generale si cambia: al lavoro anche nelle case di comunità. Ma per ora è una scelta

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I medici di famiglia potranno lavorare nelle case di comunità. Dal primo gennaio 2025 è entrato in vigore il nuovo contratto che rivede il lavoro dei medici di medicina generale sul territorio e introduce il “ruolo unico di assistenza”. 38 ore settimanali da gestire in autonomia o intra-aziendale Non cambia la natura di contratto in libera professione, ma sarà a 38 ore settimanali che potranno svolgere o in totale autonomia ( come avviene oggi) oppure all’interno del sistema territoriale ospedaliero con funzioni che vanno dall’assistenza domiciliare, alla cronicità, alla continuità assistenziale, alla prevenzione. (varesenews.it)
Ne parlano anche altre testate
Come emerso a inizio gennaio, il governo Meloni sta lavorando su una riforma dei medici di base per renderli dipendenti, e non più liberi professionisti. Ecco cosa dice la bozza della riforma. (Fanpage.it)
A far emergere i dettagli della riforma, una bozza riservata di 22 pagine, il cui contenuto è stato letto in anteprima da Dataroom del Corriere della Sera, che anticipa l'intenzione del Ministro della Salute, Orazio Schillaci, di avviare un passaggio epocale per l’assistenza primaria. (Doctor33 )
Un documento riservato, lungo 22 pagine e in continuo aggiornamento, sta per segnare una svolta storica nell’organizzazione dell’assistenza primaria in Italia. Attualmente, i medici di medicina generale operano come liberi professionisti, remunerati dal Servizio sanitario nazionale (SSN) e con la libertà di gestire autonomamente il proprio tempo e le modalità operative. (Ottopagine)

È un lavoro ancora da perfezionare quella riforma dei medici di famiglia che tante polemiche sta provocando nella maggioranza di governo e non solo. (Corriere Roma)
La sanità italiana si prepara a una svolta epocale: i medici di famiglia potrebbero diventare dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), abbandonando il modello della libera professione convenzionata in vigore dal 1992. (StatoQuotidiano.it)
TRENTO . Una richiesta sempre maggiore di ore, che sono sempre più difficili da trovare per i professionisti. (Virgilio)