Referendum 8 e 9 giugno, polemiche sulle indicazioni del Governo

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Il referendum dell'8 e 9 giugno affronta temi cruciali come cittadinanza, Jobs Act, indennità di licenziamento nelle piccole imprese, contratti di lavoro a termine e responsabilità solidale negli appalti. Il voto affronterà normative attualmente in vigore e, in caso di vittoria del "sì", porterà alla loro eliminazione. Il raggiungimento del quorum è essenziale, infatti senza la partecipazione del 50% più uno degli aventi diritto, il referendum sarà nullo. (QuiFinanza)
Ne parlano anche altre testate
Giorgia cara, Antonio caro, un umile suggerimento: invitare gli italiani e le italiane (e sì, dal 1946 ci siamo anche noi!) a non votare ai referendum non porta storicamente proprio benissimo. Vi raccontiamo perché e partiamo da lontano. (Collettiva)
Perché come si conviene su temi referendari a un mese e giù di lì dalle fatidiche urne sta scoppiando la stucchevole polemica sul voto e non voto, sull'astensione. Non entriamo nel merito, per carità. (HuffPost Italia)
Cinque i quesiti nel referendum dell'8 e 9 giugno su lavoro e cittadinanza (TGLA7)

Forza Italia ha realizzato un meme per rispondere a Riccardo Magi che ha definito «vergognosa e illiberale» l'indicazione per l'astensione sui referendum da parte del ministro Antonio Tajani. (Secolo d'Italia)
Per Raffaele Nevi di Forza Italia, “i referendum intervengono su legislazioni complesse come quelle sul lavoro e sulla cittadinanza. A poco più di un mese dai cinque referendum abrogativi dell’8 e 9 giugno, di cui quattro sul lavoro e uno sul percorso attraverso cui uno straniero può acquisire la cittadinanza italiana, i partiti politici prendono posizione. (RaiNews)
Sono due le risposte dei promotori dei 4 referendum sul lavoro e quello sulla cittadinanza dell’8 e 9 giugno al boicottaggio lanciato da Forza Italia e da Fratelli d’Italia a nome del governo Meloni. (il manifesto)