Puente e basta!

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il Giornale ECONOMIA

Facciamo il Puente della situazione. Mark Zuckerberg ha detto che vuole allargare la libertà di espressione sui suoi social, Facebook e Instagram. In particolare ha detto che cancellerà il fact-checking, ossia la verifica dei fatti e delle fonti, perché il sistema è fallato, troppo politicamente «orientato» (sinonimo: «fazioso»). Insomma, ha scelto di cancellare i cancellatori. Puente e a capo. Bene. (il Giornale)

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L'azienda ha posto fine, inoltre, all'approccio 'diverse slate' per le assunzioni (LAPRESSE)

Come un novello Paolo di Tarso, anche Mark Zuckerberg è stato folgorato per strada. Questa volta quella che conduce a Mar-a-Lago. Non solo ha annunciato la chiusura del sistema di “moderazione” che aveva introdotto su Facebook qualche anno fa, ma ha ritenuto opportuno argomentare la sua scelta con un video in cui ha fatto ampio uso di quegli argomenti liberali a cui era stato finora insensibile. (Liberoquotidiano.it)

"Dire la verità è importante". E "l'idea che miliardari" possano dire "da questo momento non dobbiamo controllare nulla, penso sia davvero vergognoso". Il presidente americano Joe Biden ha commentato così nelle scorse ore con i giornalisti la decisione di Meta, "l'idea di allontanarsi dal fact checking". (Adnkronos)

Biden: “Vergognosa” la decisione di Meta di eliminare il fact-checking

È arrivata l'ora del de profundis per i programmi DEI (diversità, uguaglianza, inclusione) di Meta. Come ormai noto, l’azienda di Mark Zuckeberg proprietà tra le altre cose di Facebook, Instagram e Whatsapp ha fatto sapere ai suoi dipendenti che interromperà con effetto immediato i progetti ultra-woke nelle procedure di assunzione, nella formazione e nella selezione dei fornitori. (il Giornale)

Le informazioni contenute nel meme sono false e ironizzano sulla scelta di Meta di interrompere il programma di verifica dei fatti (Open)

Il presidente degli Stati Uniti ha detto che “la verità conta” e “il fatto che arrivino dei miliardari e decidono che non conta più è vergognoso”. Intanto il governo brasiliano, di fronte "all'assenza trasparenza da parte" della società che controlla Facebook e Instagram, "ha inviato una notifica extragiudiziale" che impone alla compagnia statunitense di "chiarire entro 72 ore in che modo la fine al sistema di controllo dei contenuti falsi sui social media dell'azienda influenzerà la vita dei brasiliani” ascolta articolo (Sky Tg24 )