La Cina blocca i porti, crisi in arrivo

ilGiornale.it ESTERI

Così, a fronte di un peggioramento della situazione in Cina, le banche centrali potrebbero essere costrette a cambiare strategia

A Ningbo, uno dei maggiori hub marittimi, si sono già verificate chiusure di fabbriche e blocchi nelle forniture di gas.

E il peggio deve ancora arrivare sotto forma di un moltiplicarsi di lockdown e di quarantene, a sentire Deustche Bank.

Già ora, i ritardi nelle consegne verso l'Europa e gli Usa di una settimana sembrano i prodromi di quel fortissimo choc nella catena logistica previsto da Hsbc (ilGiornale.it)

Ne parlano anche altri media

La politica “Covid zero” cinese, che cerca di fermare il virus con lockdown e tracciamenti, si sta rivelando sempre più pesante. Il tutto nonostante la casa automobilistica tedesca avesse per tempo provveduto a testare tutti i lavoratori sul Covid-19. (GameGurus)

ui social cinesi stanno circolando inquietanti immagini di quarantene forzate e persone in preda al panico, intente a strappare dalle mani degli altri beni di prima necessità al supermercato. Ciò nonostante centinaia di città sono in lockdown. (Ticinonline)

La politica non conterrà infezioni ma porterà a focolai più grandi, che a loro volta causano lockdown più gravi, ha affermato. La strategia zero-Covid rimane la scelta migliore per la Cina, secondo Liang Wannian, uno dei massimi esperti che supervisiona la risposta all’epidemia del Paese. (epochtimes.it)

Come riporta Reuters, per lo scoppio di un focolaio Covid-19 a Tianjin, la Volkswagen è stata costretta a chiudere i propri impianti industriali in città. Ma sappiamo che questa non è la sola area in lockdown stretto in Cina (Scenarieconomici)

È oramai chiaro che per quanto ci si sforzi di nasconderlo, il mondo attuale è fortemente a trazione asiatica. Mai come negli ultimi anni gli occidentali si stanno accorgendo di quanto sia vera questa affermazione (Come Don Chisciotte)

Cina, pandemia, strategia “zero-Covid”:. La decisione del governo cinese è attualmente quella di mettere intere città in lockdown. Perché oltre che a rallentare la produzione, la chiusura delle fabbriche potrebbe causare un ulteriore intasamento dei porti. (Metropolitan Magazine )