Eni-Nigeria, così i giudici hanno demolito le accuse a Descalzi

ilGiornale.it ECONOMIA

Descalzi agì in modo lecito e i giudici nelle quasi 450 pagine di motivazioni non hanno trovato motivi per pensare il contrario.

Dopo Scaroni, anche l'attuale ad è stato oggetto dei profondi attacchi giudiziari contro Eni che si sono alternati negli ultimi tre decenni.

"Si tratta di consuetudine imposta dai doveri dell'ufficio di amministratore delegato", notano i giudici della settima sezione penale (giudici Marco Tremolada, Mauro Gallina, Alberto Carboni) del Tribunale meneghino. (ilGiornale.it)

Su altre fonti

La segnalazione del procedimento a carico dei due pm è arrivata al pg della Cassazione Salvi, al Csm e al Ministero della Giustizia L’iscrizione risalirebbe a una decina di giorni fa dopo l’interrogatorio del pm Paolo Storari, pure lui indagato a Brescia per il caso dei verbali dell’avvocato Amara e i contrasti con i vertici del suo ufficio. (L'HuffPost)

I pm infatti, stando alle accuse, avrebbero omesso di depositare delle chat che dimostrerebbero che Armanna pagò 50 mila dollari a un testimone per confermare la sua versione a processo. Testimone che tra l’altro si tirò indietro perché voleva più soldi. (La Sentinella del Canavese)

Milano, 10 giu. (LaPresse) – “L’apertura del procedimento da parte della Procura di Brescia nei confronti del procuratore aggiunto De Pasquale e del sostituto procuratore Spadaro, è atto dovuto che merita rispetto istituzionale, tanto quanto l’assoluta professionalità dei colleghi”. (LaPresse)

A quanto si apprende, nelle mail, inviate dal pm Storari (pure lui indagato a Brescia per il caso dei verbali dell'avvocato Piero Amara e i contrasti con i vertici del suo ufficio) ai vertici dell'ufficio, il magistrato faceva notare la inattendibilità dell'ex manager Eni Vincenzo Armanna. (Sky Tg24 )

Sull'inattendibilità di Armanna si sono espressi anche i giudici del caso Eni-Nigeria nelle motivazioni della sentenza con cui i 15 imputati sono stati assolti Materiale che i due pubblici ministeri non hanno messo a disposizione delle difese e del Tribunale durante il processo pur avendo consapevolezza, questa è l'ipotesi, delle false accuse. (Rai News)

Si tratterebbe, in particolare, di chat «costruite ad arte» da Vincenzo Armanna con un testimone compiacente con accuse contro altri imputati, finite nel processo Eni-Nigeria. Ieri la notizia che i pm milanesi Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla procura di Brescia (ilGiornale.it)