Papa Francesco incontra Orban: «Antisemitismo minaccia europea». Il premier: Non lasciare che l'Ungheria cristiana perisca

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Papa, ai vertici del Clero chiama il prete cileno che denunciò il pedofilo seriale Karadima. Il discorso di Papa Francesco. Il discorso più sentito e accorato è stato rivolto dal Papa agli ebrei

Forse è anche per questo motivo che il Papa ha scelto di parlare a porte chiuse senza che vi fossero microfoni scomodi.

Anche lui viene mandato in diocesi, cambiato in corsa dopo solo due viaggi organizzati. (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altri media

Così Papa Francesco nel suo discorso all'incontro ecumenico nel salone della Nunziatura apostolica di Bratislava. Oggi papa Francesco è nel cuore dell’Europa - e del nazionalismo - per incoraggiare alla solidarietà in tempi di crisi internazionali e questioni migratorie. (La Stampa)

”Ci fa bene stare in adorazione davanti all’Eucaristia per contemplare la fragilità di Dio”, il consiglio finale: “Dedichiamo tempo all’adorazione “Penso alla minaccia dell’antisemitismo, che ancora serpeggia in Europa e altrove”, l’esempio scelto dal Papa: “È una miccia che va spenta. (Toscanaoggi.it)

L’incontro cade tra le due festività ebraiche di Rosh Hashanah (il capodanno) e dello Yom Kippur Ma il miglior modo per disinnescarla è lavorare in positivo insieme, è promuovere la fraternità». (Corriere TV)

Il Papa: "Sono ancora vivo". Condanna antisemitismo e invita a uscire dalla pandemia senza pensare solo a se stessi dal nostro inviato Paolo Rodari. Francesco in Slovacchia scherza sulla sua salute, due mesi dopo il ricovero al Gemelli. (la Repubblica)

A partire da quel momento, che l’ha azzoppata, l’internazionale dei protettori dei confini nazionali e dei custodi del legato giudeo-cristiano si è stretta attorno all’Ungheria di Viktor Orban. Era dal lontano 1938 che la capitale ungherese non ospitava il Congresso Eucaristico Internazionale, che è uno degli appuntamenti più sentiti e importanti del cristianesimo mondiale, e non è un caso che l’edizione appena conclusa sia stata organizzata qui. (InsideOver)

Penso che le parole pronunciate dal Santo Padre alla fine della Messa in ungherese hanno toccato nel profondo tutti. Intervista a mons. Tamás Tóth, segretario generale della Conferenza episcopale ungherese, al termine dalla visita di Papa Francesco a Budapest. (Servizio Informazione Religiosa)