Anelli (Fnomceo): “Medici di famiglia pronti a svolgere venti milioni di ore l’anno nelle case di comunità”

Anelli (Fnomceo): “Medici di famiglia pronti a svolgere venti milioni di ore l’anno nelle case di comunità”
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Sanità24 SALUTE

Venti milioni di ore l’anno: è il tempo che, già oggi, gli oltre quarantamila medici di medicina generale italiani sono pronti a dedicare ai servizi per i cittadini nelle Case di Comunità. E questo grazie alla nuova convenzione, che per molti aspetti diventa operativa nel 2025, attivando finalmente, per i medici di medicina generale, il ruolo unico. Cosa significa? Che non c’è più differenza, ad esempio, tra medici di famiglia e medici di continuità assistenziale. (Sanità24)

Se ne è parlato anche su altre testate

Nell'idea del ministro dovranno essere il primo riferimento dei cittadini rispetto alle richieste di salute. L'ipotesi ventilata dal Ministro della salute Schillaci nell'ambito dell'annunciata riforma sanitaria rivedrebbe così il ruolo svolto dai medici delle cure primarie. (RaiNews)

Medici ne abbiamo, ma non sempre dove servono. Per i tumori abbiamo fatto molto, ma siamo lontani dall’aver risolto il problema, abbiamo fatto troppo poco per le malattie mentali e troppo poco per incentivare i giovani a essere medici e infermieri. (Corriere della Sera)

“Migliaia di località resteranno senza medico, a rischio i pazienti più anziani” denuncia la Federazione medici territoriali e lancia un appello all’Anci: “1420 case di comunità a fronte di oltre 8mila comuni in zone montane e rurali. (Quotidiano Sanità)

Medici di famiglia, si cambia: i nuovi nelle Case di comunità

I giovani dottori che, dopo la nuova specializzazione universitaria in Cure primarie, decideranno di diventare medici di famiglia non saranno più liberi professionisti che siglano una convenzione con il Ssn per tenere aperti i loro ambulatori alcune ore al giorno, gestendo in modo autonomo un determinato numero di pazienti (1.500 al massimo, che con le deroghe arrivano in media a 1.800), ma saranno veri e propri dipendenti, assunti con orari e contratti nazionali. (Nurse Times)

I nuovi medici di famiglia saranno assunti direttamente dal Servizio sanitario nazionale per lavorare sul territorio dove saranno assegnati dai distretti prioritariamente alle oltre 1400 Case di Comunità che apriranno in tutta Italia entro metà del prossimo anno grazie ai fondi del Pnrr. (NT+ Enti Locali & Edilizia)