Rimini. Frutta, aumenti record. "La gente compra meno"

CorriereRomagna ECONOMIA

«Abbiamo dovuto ritoccare i prezzi dei prodotti di un buon 20% – sottolinea la titolare del “Frutta e verdura” di via della Fiera -.

Con frutta e verdura a spaventare i consumatori.

Era metà giugno quando il segretario di Federconsumatori Rimini, Graziano Urbinati, dalle colonne del Corriere Romagna, lanciava l’allarme “carrello della spesa”.

Se l’inflazione prima incideva sulle fasce meno abbienti, adesso ha iniziato ad indebolire anche il potere d’acquisto delle classi medie, quelle che venivano considerate benestanti. (CorriereRomagna)

Ne parlano anche altri giornali

Secondo i nuovi dati Istat su scala regionale la Puglia è passata dal 18,1% di indice di povertà relativa nel 2020 al 27,5% nel 2021, il dato di crescita di povertà relativa più alto d’Italia. In agricoltura si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio (l'Immediato)

Una situazione “insostenibile” per i consumatori, che si va ad aggiungere ai numerosi rincari quest’anno di altri beni di prima necessità come luce e gas. Comunque, in questa situazione “non c’è soluzione diversa che razionare in modo consapevole l’uso dell’acqua (ravennanotizie.it)

I soldi lasciati sul conto invece perdono valore «Il nuovo balzo dei prezzi aggrava una situazione che costerà nel 2022 alle famiglie italiane oltre 8,1 miliardi di euro soltanto per la spesa alimentare», avverte l'organizzazione agricola. (ilGiornale.it)

Non si ferma l'impennata dei costi. Dal +68,6% dell’olio di semi che sta diventando introvabile al +12,5% dei frutti di mare, i rincari dei costi energetici e di produzione alimentati dalla guerra in Ucraina contagiano i prezzi nel carrello della spesa con aumenti che colpiscono duramente le imprese e le tavole dei consumatori. (TrentoToday)

Il nuovo balzo dei prezzi aggrava una situazione che, secondo una stima Coldiretti Puglia, costerà nel 2022 alle famiglie pugliesi oltre 420 milioni di euro soltanto per la spesa alimentare, a causa dell’effetto dell’inflazione scatenata dalla guerra in Ucraina, che colpisce soprattutto le categorie più deboli. (Corriere Salentino)

In agricoltura si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio La denuncia è arrivata dal Coldiretti che registra aumenti che vanno dal 10,8% per la frutta all'11,8% della verdura, in una situazione resa già difficile dai rincari legati alla guerra in Ucraina che colpiscono duramente le imprese e le tavole dei consumatori. (il Dolomiti)