E Trump twitta anche in farsi: "Popolo iraniano, sono con voi"

ilGiornale.it ESTERI

In serata, il presidente americano ha inviato un messaggio non solo in inglese, ma anche in farsi, di sostegno ai manifestanti sul sito di microblogging.

New York Donald Trump rilancia la sfida all'Iran cercando una sponda nelle nuove proteste e riscuotendo un successo storico con il tweet in lingua farsi con cui si rivolge al popolo della Repubblica Islamica.

«È una forte dimostrazione di sostegno da parte degli iraniani alla politica di Trump sul paese», ha spiegato. (ilGiornale.it)

Ne parlano anche altre testate

Ieri pomeriggio i manifestanti hanno accusato la polizia di Teheran di aver sparato sulla folla, pubblicando sui social alcuni video che mostrerebbero esplosioni di colpi e persone ferite. Dipenderà totalmente da loro, ma non avranno armi nucleari e 'non uccidete i vostri manifestanti'". (L'Unione Sarda.it)

Secondo alcuni video, rilanciati sui social, vi sarebbero stati anche diversi colpi di arma da fuoco esplosi nei pressi dei manifestanti. Altri filmati mostrano dimostranti all’esterno di un secondo ateneo e un capannello di persone in marcia verso piazza Azadi (della libertà), nella capitale. (AsiaNews)

Non c'è solo rischio instabilità, c'è rischio terrorismo». Caso Gregoretti «La Gregoretti come la Diciotti». Continuiamo a fare le politiche di Salvini con l'appoggio rosso del PD» La Senatrice e leader di +Europa: «Da quota 100 ai decreti sicurezza. (DiariodelWeb.it)

Anche il Canada, con le sue 57 vittime nel disastro, si è allineato a Londra e Washington in questa fase. Ieri mattina il capo della polizia di Teheran, Hossein Rahimi, ha smentito che i suoi uomini abbiamo sparato sui manifestanti. (La Stampa)

Fermato e poi rilasciato l'ambasciatore britannico: è sospettato di "istigazione" alla protesta con Londra che ha chiesto spiegazioni. Intanto sempre nella capitale iraniana una folla filogovernativa si è radunata davanti all'ambasciata di Londra bruciando una bandiera britannica mentre i pasdaran presidiano le strade della città. (LaPresse)

Trump “disonora l’antica lingua persiana con le sue minacce”, ha scritto sempre su Twitter il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Abbas Mousavi. L’utilizzo di quest’ultima non è però piaciuto al governo iraniano. (Il Primato Nazionale)