Intelligenza artificiale, ancora il ministro Messa: "Nessun equivoco sul centro di Torino"

TorinOggi.it INTERNO

"Il centro per l'Intelligenza artificiale?

Si tratta di ambiti collegati, ma diversi".

Nessun equivoco.

Un argomento che ha scatenato moltissime polemiche e reazioni, a livello locale.

E se un conto sono gli 1,61 miliardi del Pnrr per collaborazioni tra Università, centri ricerche e imprese, altro discorso è il Centro italiano per la ricerca in automotive, che la legge indica con sede a Torino

(TorinOggi.it)

Ne parlano anche altre fonti

«Il centro sull’intelligenza artificiale a Torino è frutto del lavoro di un territorio e del costante impegno per fare rete tra istituzioni, università e imprese. (La Stampa)

«Io penso ci sia solo un po’ di confusione, vista la grandissima mole di finanziamenti e progetti con il Pnrr» A dichiararlo è il rettore del Politecnico Guido Saracco, seduto nelle prime file ieri durante la presentazione di Italia Domani alla Nuvola Lavazza. (Corriere della Sera)

(askanews) – Il governo deve dare seguito ad una legge del parlamento, al momento non mi risulta ci siano decisioni diverse. Spero quanto prima si chiarisca equivoco : il centro per l’intelligenza artificiale a Torino si deve fare. (Agenzia askanews)

L’intelligenza artificiale non decolla e l’istituto a Torino diventa un caso di Mariachiara Giacosa e Massimiliano Sciullo. (ansa). Ministri in città per raccontare il Pnrr, Messa (Università) non cita il centro I3A che dovrebbe nascere sotto la Mole. (La Repubblica)

Spero quanto prima si chiarisca l’equivoco: il centro per l’intelligenza artificiale a Torino si deve fare”, ha commentato il viceministro allo Sviluppo economico, Gilberto Pichetto. Poi è arrivato il nuovo intervento della ministra Messa (Il Fatto Quotidiano)

Sembra essere stata proprio la ministra Messa a bloccare la nascita del comitato utile a scrivere lo statuto che darebbe inizio alla creazione del centro Non è sull’intelligenza artificiale: per questo Torino dovrà partecipare a un bando come tutti gli altri». (Corriere della Sera)