REGGIO Ragazza pakistana segregata da madre e nonno

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Un’altra ragazza vessata dalla famiglia nella terra che ha visto la fine tragica di Saman Habbas. Una donna di 38 anni e il padre di 70, entrambi cittadini pakistani residenti nella Bassa Reggiana, sono stati denunciati e sottoposti a misura cautelare (braccialetto e divieto di avvicinamento) con l’accusa di aver sottoposto la figlia 14enne della donna a maltrattamenti fisici e psicologici, imponendole di indossare il velo e impedendole di avere amici, di andare a scuola e di avere un telefonino. (Il Resto del Carlino)
Se ne è parlato anche su altre testate
Secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri di Campagnola Emilia (non lontano dalla Novellara scenario dell’assassinio della 18enne Saman Abbas) supportate anche dalle segnalazioni delle insegnanti, la ragazzina di 14 anni di origine pakistana per anni ha subito maltrattamenti continui uniti a una programmazione già dettagliata, e non gradevole, della sua futura vita, portati avanti dalla madre 38enne e dal nonno 70enne con cui viveva. (Corriere di Bologna)
Che possono frenare la Repubblica popolare solo se uniteLa turbolenza in corso tra America a conduzione Trump e gli alleati del G7 non deve far dimenticare che il vero conflitto global... (La Verità)
Insulti, botte con un manico di scopa e minacce di essere riportata in Pakistan per sempre hanno infine convinto la ragazzina a confidarsi con compagne di classe e insegnanti, ed è proprio dalla scuola media che sono partite le segnalazioni ai Carabinieri di Campagnola Emilia. (RaiNews)

A Campagnola Emilia, una 14enne di origine pakistana è stata vittima di gravi restrizioni familiari: obbligata a portare il velo, le era vietato proseguire gli studi, guardare la TV, indossare abiti occidentali, avere un cellulare o amici maschi, e persino praticare sport. (Altarimini)
"Non si è perso tempo. "Il caso di Saman Abbas ha decisamente cambiato tante procedure – confida il primo cittadino – facendo aumentare l’attenzione e la rapidità degli interventi già subito dopo la prima segnalazione. (Il Resto del Carlino)
Reggio Emilia, 13 aprile 2025 – Un’indagine partita dalla scuola, portando non solo alla denuncia della madre e del nonno di una ragazzina di 14 anni, ma anche alla presa in carico della giovanissima vittima da parte dei servizi sociali, con un trasferimento immediato in una struttura protetta, lontano dai familiari. (Il Resto del Carlino)