Siero gratis per non residenti, "turismo vaccinale" verso la Serbia • Imola Oggi

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La Serbia ha una popolazione di 7 milioni di abitanti: un numero basso che abbinato a una massiccia campagna vaccinale ha portato il paese balcanico ad essere secondo in Europa per la percentuale di dosi somministrate, dietro alla Gran Bretagna

Stesso iter per la seconda dose, che dà il diritto a ricevere il certificato vaccinale da fare poi registrare in Italia.

Nel modulo online si inseriscono i propri contatti sms e e-mail, si sceglie il siero preferito e si attendere di ricevere la data e l’orario dell’appuntamento. (Imola Oggi)

Ne parlano anche altre testate

La Serbia, infatti, sottopone alla vaccinazione anche gli stranieri con la possibilità di scegliere tra vaccini Pfizer, Sputnik V, Sinopharm, AstraZeneca e Moderna. Bari, 06/04/2021 – (adnkronos) Dove fare il vaccino Covid? (StatoQuotidiano.it)

Il vaccino è gratuito anche in Serbia per gli stranieri, la stessa organizzazione che ha promosso Cuba con il suo vaccino Soberana a partire dall’estate Poi il Governo ha aperto a tutti e chiunque dall’Italia può imbarcarsi alla volta di Belgrado dopo aver richiesto il vaccino. (Il Riformista)

La Serbia, dunque, apre a chi voglia raggiungere il Paese balcanico per ricevere la somministrazione del vaccino. 5 Aprile 2021. di Mario Landi. (Lettura 2 minuti). 148. 148. . Vaccino in Serbia agli stranieri? (ilmessaggero.it)

La Serbia, infatti, sottopone alla vaccinazione anche gli stranieri con la possibilità di scegliere tra vaccini Pfizer, Sputnik V, Sinopharm, AstraZeneca e Moderna. Per quanto riguarda la scelta del tipo di vaccino, ”è possibile esprimere anche una scelta multipla”. (L'HuffPost)

(COVID: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEL CONTAGIO - QUANDO MI VACCINO?) “Senza appuntamento è inutile partire: le frontiere sono chiuse e serve aver fissato la prenotazione”, conclude la console (Sky Tg24 )

Il risultato è sotto gli occhi di tutti Un caso unico nella regione che al contrario contava sulle scorte in più acquistate dall’Ue e promesse da Bruxelles agli Stati dei Balcani, e sul Covax, il meccanismo dell’Oms che garantisce l’accesso ai vaccini per i Paesi a medio e basso reddito, di cui l’Europa è uno dei principali donatori. (Il Manifesto)