Banda ultralarga, sui civici nelle aree grigie di nuovo tutto da rifare?

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CorCom ECONOMIA

A seguito delle interlocuzioni con la Commissione Ue necessario un “correttivo” a quanto stabilito dall’emendamento approvato nell’ambito del Decreto Pnrr che consentiva a Open Fiber e Fibercop di sostituire alcuni civici per un errore nella mappatura iniziale. Fuori dal computo dei finanziamenti pubblici gli edifici entro 50 metri da una rete esistente. E sulla roadmap incombe anche la nuova consultazione al via (CorCom)

La notizia riportata su altre testate

Fosche nubi si addensano sul cielo delle telecomunicazioni italiane, che vede i grandi player Open Fiber e Tim in difficoltà. Da un lato, la Repubblica riferisce che la consultazione della UE sulle Aree Grigie, che ha bloccato l’emendamento del governo italiano sui ‘civici adiacenti’ per consentire a Open Fiber e FiberCop di rivedere i target del PNRR (la consultazione sui civici da coprire dovrebbe partire la settimana entrante e resterà aperta circa un mese), mette a rischio la sopravvivenza stessa di Open Fiber, perché potrebbe congelare un importante finanziamento da 3 miliardi di euro con le banche. (Key4biz.it)

La nuova mappatura delle aree grigie, all’indomani della bocciatura da parte della Commissione Ue dell’emendamento sui civici adiacenti, dovrebbe partire in tempi strettissimi, già la prossima settimana. (Key4biz.it)

La società nata con l’obbiettivo di posare la fibra ottica per la banda larga in tutto il Paese - per arrivare a firmare i contratti di finanziamento con le banche e continuare ad operare, passa da due strettoie. (la Repubblica)

Così ha commentato le indiscrezioni dei giorni scorsi una fonte interna al fondo che ha rilevato la rete di Tim, sulla possibilità che gli americani brighino per mandare a monte le nozze tra Fibercop e Open Fiber e così non essere costretti a pagare i 2,5 miliardi di euro di earn out. (il Giornale)

Fatto (Websim)

Il peccato originale delle strategie di copertura della banda ultralarga rimane l’assenza di una fonte ufficiale, univoca e aggiornata sui civici da coprire. E ora la situazione si complica ancora, con un recente intervento della Commissione Ue (Agenda Digitale)