"Su di me 10 anni di vere barbarie"

Su di me 10 anni di vere barbarie
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il Giornale ESTERI

Gisèle Pélicot, la donna che per anni è stata violentata in casa sua a Mazan, in Francia, da sconosciuti con la complicità del marito Dominique che la drogava ha testimoniato ieri. «Sono stata sacrificata sull'altare del vizio», ha detto davanti alla Corte d'Assise del Vaucluse, ad Avignone, «quando vedete questa donna, drogata, abusata, una donna morta su un letto, naturalmente il corpo non è freddo, è caldo, ma io sono come morta». (il Giornale)

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Eppure lei ha scelto di dire, e dire tutto, anche nei dettagli più scabrosi, in un'aula di tribunale. Ha chiesto che il (Io Donna)

«Usata come una bambola di pezza»: calma e determinata, dinanzi al marito carnefice e agli altri 51 uomini accusati di averla stuprata per dieci anni, Gisèle Pelicot, ha raccontato dinanzi a cinque magistrati il calvario di cui è rimasta vittima per dieci anni, nel quarto giorno di processo al tribunale di Avignone (L'Unione Sarda.it)

Il processo nei confronti del 71enne Dominique P. si è aperto oggi ad Avignone. (Fanpage.it)

Droga la moglie e fa abusare di lei a 50 uomini, la donna: “Non violenze ma scene di barbarie”

Una «barbarie» - parola usata da Gisèle – durata per oltre dieci anni con più di cinqu… «Voglio ringraziare i poliziotti, mi hanno salvato la vita». (la Repubblica)

Avrebbe potuto chiedere e ottenere un processo a porte chiuse, conservare l’anonimato e proteggere quel che resta della sua vita dopo aver scoperto che suo marito per dieci anni l’ha drogata per poi consentire a decine di uomini contattati di entrare in casa sua e violentarla. (La Stampa)

La 72enne ha specificatamente rifiutato di permettere che il processo si svolgesse a porte chiuse, così da evitare che “la vergogna cambiasse lato”. (StatoQuotidiano.it)