Covid, pronta la nuova stretta a marzo

La Stampa INTERNO

Che si marciasse spediti verso una nuova stretta lo si era capito da tempo.

Stessa cosa fa il toscano Giani, ma il semi-lockdown di due, tre settimane piace anche a Zingaretti, De Luca e Cirio.

Oggi pomeriggio conferenza straordinaria delle Regioni per proporre un piano condiviso al governo, dove l’ala rigorista i fine settimana li vuole invece tingere di rosso.

Senza aspettare di varare la stretta quando i buoi sono già scappati dalla stalla l’idea è quella di proclamare tutta Italia arancione dal lunedì al venerdì. (La Stampa)

Su altre testate

Partirà da quel giorno il nuovo corso del governo Draghi e si delineeranno le strategia per contenere i contagi da Covid 19. Verso la zona arancione nazionale. Prima mossa: prolungare fino al 5 marzo il blocco degli spostamenti tra Regioni, anche in zona gialla, in modo da allineare il divieto alla scadenza del dpcm attualmente in vigore. (Corriere della Calabria)

Il modello australiano. Possiamo etichettare l’approccio appena descritto con la definizione di “modello australiano“. Non appena i casi scendono, toccando quasi lo zero, allora le misure di contenimento vengono sospese e le aree tornano alla normalità. (InsideOver)

Coronavirus, ecco il bollettino ufficiale della Protezione Civile per il giorno 20 Febbraio (tra parentesi i numeri di ieri):. Contagiati (ieri 382.448 ) . Secondo gli ultimi dati comunicati dalle regioni ed elaborati dalla protezione civile, questa la situazione dei ricoverati. (AssoCareNews.it)

All’inizio della pandemia, una delle prime domande poste dagli scienziati è stata: “Qual è il rischio per i bambini?”. Nel Regno Unito, i bambini della scuola primaria ricevono un vaccino antinfluenzale che viene spruzzato su per il naso. (Business Insider Italia)

Ma questa volta le ipotesi sul tavolo non riguardano più la sola Lombardia ma tutta Italia. Non si fa tempo a "gioire" per non essere stati retrocessi in zona arancione , che subito arriva una nuova doccia gelata. (QuiComo)

La sudafricana (che mette in difficoltà il vaccino) per ora è circoscritta in provincia di Bolzano, la brasiliana in Umbria. Da questa seconda ricerca, ramificata in tutte le regioni, è attesa una percentuale almeno doppia, anche perché tra un mese la variante inglese sarà prevalente. (Il Gazzettino)