Dazi, la mossa di Meloni: diversificare l'export guardando a India, Vietnam e Medio Oriente
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Un piano b per salvare l’export italiano. E allentare il colpo - che arriverà, in un modo o nell’altro - dei dazi americani targati Donald Trump. Giorgia Meloni va ripetendo da settimane che il carosello di viaggi all’estero sempre più frequenti, dai voli transoceanici in direzione Washington agli accordi miliardari firmati in Arabia Saudita e negli Emirati, sono anche e soprattutto «una questione di politica interna». (ilmessaggero.it)
Su altre fonti
L’UE deve instaurare subito un dialogo costruttivo con Washington per realizzare una nuova cooperazione strategica che rafforzi il rapporto nei settori dell’energia, della difesa, delle nuove tecnologie e dello spazio su cui si realizza la nuova competitività globale”. (SardiniaPost)
Per trovare un compromesso con la nuova amministrazione americana di Donald Trump, che ha già iniziato una guerra commerciale con Messico, Canada e Cina, "occorre dialogare, e l'Italia è il migliore ambasciatore dell'Unione europea". (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Tra i leader europei è stata la più disponibile al dialogo con Donald Trump. È in questa ottica che Meloni avrebbe accennato al fatto che l’Italia potrebbe aumentare le spese militari al 2%. (Radio Popolare)
Come ha spiegato l’Ocse, se i dazi americani dovessero attestarsi al 10% l’export italiano in Usa calerebbe di 3,5 miliardi, mentre con il 20% i mancati introiti arriverebbero a 12 miliardi. Il rischio, però, è concreto. (ilmessaggero.it)
Per trovare un compromesso con la nuova amministrazione americana di Donald Trump, che ha già iniziato una guerra commerciale con Messico, Canada e Cina, "occorre dialogare, e l'Italia è il migliore ambasciatore dell'Unione europea". (Adnkronos)
Lo scrive il deputato del Partito Democratico Piero De Luca. (Agenda Politica)