L’Onu tace sul cooperante morto: “Verità per Mario”

Il Fatto Quotidiano ESTERI

Sulla homepage della missione dell’Onu per cui […]

Colombia, hai detto.

Ma in fondo, come potrebbero averne sentito parlare?

Il Caso - Alla veglia di Paciolla, il giovane trovato impiccato con segni di arma da taglio mentre lavorava in Colombia, il presidente Fico: “Faremo luce”. Ore 19 - iscriviti alla newsletter e ricevi gli ultimi aggiornamenti nella tua casella.

Domandi ai passanti se conoscono il caso di Mario Paciolla, il 33enne ritrovato morto in Colombia il 15 luglio, e per le strade di Napoli, tutti ti dicono di no. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri media

Tale negligenza ha permesso che il giorno successivo alla morte di Paciolla i funzionari dell’Unità di indagine speciale (Siu) del Dipartimento di salvaguardia e sicurezza delle Nazioni unite, ascritto alla Missione di Verifica, ripulissero il luogo e raccogliessero gli effetti personali dell’italiano. (Il Manifesto)

La morte di Mario Paciolla è avvolta nel mistero. L’operazione – costata l’incarico all’allora ministro della Difesa, Guillermo Botero, costretto alle dimissioni – aveva molto colpito Mario Paciolla, secondo quanto racconta chi lo conosceva. (Avvenire)

Per il momento sulla morte di Mario resta il mistero. Ci sono troppi silenzi e incongruenze sulla morte di Mario Paciolla, 33enne napoletano, dipendente dell’Onu a San Vicente del Caguan in Colombia, trovato morto nella sua casa il 15 luglio scorso. (Il Riformista)

Crediamo che le istituzioni italiane faranno tutto il possibile per poter dare giustizia a Mario». In quello stesso anno, per l’accordo di pace raggiunto, il presidente Juan Manuel Santos Calderón ricevette il Nobel per la pace. (Open)

Il capo della Missione di verifica dell'Onu, scrive infine la Duque, si è rifiutato di rispondere a sette domande scritte sulle azioni dei suoi dipendenti che potrebbero configurare il reato di "intralcio alla giustizia" in Colombia e in Italia. (La Repubblica)

La situazione oggi è disastrosa sia dal punto di vista della pandemia che su quello economico, meno 17% del Pil e milioni di persone rimaste senza lavoro. Tutto è andato storto nonostante, a differenza del Brasile del negazionista Bolsonaro, il governo abbia reagito subito per contenere l’espansione del virus. (La Stampa)