Boban Milan: emessa la sentenza della Corte di Appello. La situazione

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Il punto. Nuovo capitolo (forse l’ultimo), della vicena Boban Milan.

Ma adesso, dopo il ricorso, la Corte di Appello ha emesso una nuova sentenza nella giornata di ieri.

Il croato, dopo essere stato licenziato dai rossoneri nel Marzo 2020, ha fatto causa alla società.

La storia tra il Milan e Boban è pronta a giungere totalmente alle battute finali.

Secondo quanto riferisce Calcio e Finanza, il ricorso del Milan è stato nuovamente accolto e adesso è Boban che dovrà resituire più di un milione di euro alla società

(Milan News 24)

Se ne è parlato anche su altri media

Il croato, dopo essere stato licenziato dalla società rossonera nel 2020, ha fatto causa al Diavolo. Le recenti parole di Boban sul Milan. (Il Milanista)

Inoltre, l'ex dirigente dovrà restituire al club anche una cifra pari all'ammontare di tutti i guadagni derivanti dalle sue attività lavorative dal marzo 2020 a fine novembre 2022, compresi dunque quelli derivanti dal suo attuale ruolo in UEFA (Tutto Juve)

Il contributo viene calcolato sulle spese ammissibili: da un minimo di 50.000 euro a un massimo di 600.000 euro per progetto Questo significa migliorare la competitività delle aziende della filiera agroalimentare e collegare maggiormente produttore agricolo e consumatore”. (MI-LORENTEGGIO.COM.)

La Corte d’Appello di Milano ha riformulato la sentenza di primo grado per la causa di Boban contro il Milan. La Corte d’Appello di Milano ha riformulato la sentenza di primo grado per la causa di Boban contro il Milan, respingendo la domanda per il danno non patrimoniale. (Milan News 24)

I giudici, in particolare, hanno respinto la domanda del dirigente croato relativa al danno non patrimoniale originariamente riconosciuto,Inoltre,compresi dunque quelli derivanti dal suo attuale ruolo in UEFA, che andranno dedotti da quanto liquidatogli (circa 5 milioni di euro) per effetto della precedenza sentenza (Calciomercato.com)

I giudici hanno dunque respinto la domanda dell'ex dirigente rossonero relativa al danno non patrimoniale originariamente riconosciuto. I giudici hanno dunque respinto la domanda dell'ex dirigente rossonero relativa al danno non patrimoniale originariamente riconosciuto (Eurosport.it)