Rilascio “lampo” di Cecilia Sala, tra meriti italiani e richieste dell’Iran
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Ma a chi va il merito della liberazione di Cecilia Sala? “Dopo un’iniziale non perfetta gestione della situazione, quando non ci si rese conto che un arresto avrebbe potuto creare una reazione iraniana, si è fatto un ottimo lavoro di squadra”, afferma Baheli. La premier italiana Giorgia Meloni ha “utilizzato i suoi rapporti personali con Elon Musk per poter influire su una non estradizione di Abedini negli Stati Uniti”, dall’altra il generale Giovanni Caravelli, il capo dell’AISE, l’Agenzia informazioni e sicurezza esterna, ha “messo in campo i contatti di lunga data che erano stati utilizzati già in passato per velocizzare la gestione di questo dossier, portandolo direttamente sul tavolo della Guida Suprema”. (RSI)
Ne parlano anche altri media
Tanto è stato scritto e ancor di più è stato detto sulla vicenda che ha suo malgrado visto protagonista Cecilia Sala e sulle dinamiche, alcune note e diverse altre chiaramente no, che hanno portato alla liberazione della giornalista del Foglio. (Nicola Porro)
Dopo quasi venti giorni di prigionia nel carcere di Evin in Iran, l’8 gennaio la giornalista italiana Cecilia Sala torna a casa. L'ipotesi però più probabile, sin da subito, è quella di una ritorsione dopo l'arresto dell'iraniano Mohammad Abedini Najafabadi, informatico 38enne bloccato il 16 dicembre all'aeroporto di Malpensa dalla Digos su richiesta degli Stati Uniti che ne vogliono l'estradizione. (la Repubblica)
MASSA – “In queste ore dovremmo tutti festeggiare, senza se e senza ma, la liberazione ed il ritorno in Italia di Cecilia Sala. Il sindaco di Massa invece commenta la vicenda con un post davvero imbarazzante che accosta la vicenda di Cecilia a quella dei due maro’ detenuti in India rinfacciando alla giornalista dei vecchi tweet sul tema”. (La Voce Apuana)
Le rose bianche e i tulipani azzurri, che gli amici più stretti hanno regalato a Cecilia Sala il giorno dopo la liberazione a Teheran e il suo ritorno in Italia, splendono ancora nel salotto della sua casa all’ultimo piano del Celio. (Corriere della Sera)
“Tartus è una regione della Siria e si trova più o meno sul mare. Il 16 dicembre scorso a Tartus c’è stata un’esplosione che è stata percepita in Turchia s 820 kilometri di distanza. Parliamo di un’esplosione percepita a 820 kilometri di distanza, più o meno la distanza tra Milano e Salerno”, ha affermato in un video il giornalista Franco Fracassi. (Il Giornale d'Italia)
La liberazione di Cecilia Sala da una prigione iraniana dove era stata rinchiusa senza alcun apparente fondato motivo - se si esclude il fatto che un ingegnere della stessa nazionalità del sequestrante (forse una spia e con documenti scottanti al seguito) era stato tratto in arresto in Italia tre giorni prima - è stato un fatto straordinario, una nobile vittoria italiana, ma non solo, per alcuni motivi che sarà meglio ricordare. (ROMA on line)