Moussa Sangare e il disturbo "borderline", Bruzzone: «Personalità discontrollata, era una bomba innescata»

Moussa Sangare e il disturbo borderline, Bruzzone: «Personalità discontrollata, era una bomba innescata»
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«Moussa Sangare era una bomba innescata, una personalità di tipo borderline fortemente discontrollata». La criminologa Roberta Bruzzone ripercorre le "tappe" mentali che hanno portato il killer di Sharon Verzeni a esplodere la violenza. La sagoma di cartone in casa "infilzata" dai coltelli, i maltrattamenti in famiglia, l'uso di stupefacenti. «Accumulava rabbia, frustrazione e invidia». Come Turetta? «No, lui era più un narcisista covert». (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altri giornali

Un dolore lancinante dentro un dolore con il quale aveva imparato a convivere. Lui, fratello violento e instabile dentro le mura di casa – anche se da qualche mese i muri non erano più quelli dell’appartamento di famiglia, ma due piani sotto –: pugni, minacce di morte, le peggiori parolacce da mai dire alla propria madre e sorella. (L'Eco di Bergamo)

"Abbiamo fatto tutte le dovute segnalazioni - ha detto Awa in un'intervista al quotidiano locale L'eco di Bergamo - ma nessuno è intervenuto". (Today.it)

La comunità, sconvolta e frustrata, si chiede come si sia potuti arrivare a questa tragedia evitabile. Moussa Sangare, un trentunenne noto per il suo comportamento violento e instabile, ha confessato l'omicidio di Sharon Verzeni a Suisio. (ilmessaggero.it)

Sharon, sua mamma e Sergio portano fiori sul luogo del delitto: “Ora giustizia è stata fatta”

"Quando ci hanno detto che era stato lui a uccidere quella povera ragazza, siamo rimaste choccate. (Gazzetta di Parma)

L'ultimo regalo per la sua Sharon, Sergio gliel'ha portato dove non avrebbe mai voluto: sul luogo dove è stata uccisa. Un vaso di rose bianche. (BergamoNews.it)