Telegram, il fondatore Durov trasferito in tribunale e indagato anche per violenze in famiglia
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Il fondatore e amministratore delegato di Telegram Pavel Durov , arrestato sabato sera all’aeroporto di Le Bourget , secondo quanto riferisce l’Afp che ha appreso la notizia da una fonte vicina al caso, non è più sotto la custodia cautelare della polizia, ma è stato trasferito nel primo pomeriggio di oggi al tribunale di Parigi in vista di una possibile incriminazione. Il miliardario franco-russo, arrestato sabato con l’accusa di dodici reati collegati alla criminalità organizzata, è stato accusato dalla giustizia francese di non aver preso provvedimenti contro la diffusione di contenuti criminali su Telegram, che conta più di 900 milioni di utenti. (Il Sole 24 ORE)
Su altre testate
L'arresto in Francia del fondatore di Telegram Pavel Durov offre spunti di riflessione sul rapporto tra libertà e sicurezza, sulla segretezza della corrispondenza e sul rischio di derive vero il controllo di massa (Agenda Digitale)
Il vero problema di Pavel Durov sono le regole digitali europee. Secondo quanto riportato dal Financial Times la Commissione europea sta indagando infatti su una presunta violazione da parte della piattaforma di Durov del Digital Serveces Act (Dsa). (Panorama)
Secondo un documento visionato dalla testata online Politico, al momento la polizia francese ha in mano un mandato di arresto anche per Nikolai Durov, fratello di Pavel. (Fanpage.it)
L'impianto dell'inchiesta è chiaro: Pavel Durov avrebbe consentito una lunga serie di attività criminali sulla sua piattaforma senza intervenire con nessuna forma di moderazione. Un tribunale francese ha deciso di formalizzare le indagini a suo carico per diversi capi di accusa. (Fanpage.it)
Rischia di aprirsi anche un fronte Unione europea nella indagini su Pavel Durov. Il fondatore e ceo di Telegram, arrestato a Parigi domenica scorsa e tenuto in custodia fino a mercoledì, è stato rilasciato mercoledì dietro cauzione di 5 milioni di euro. (il manifesto)
Lo si è appreso da fonti vicine al dossier. La sua custodia cautelare scadeva oggi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)