Europa indispensabile ma opera da completare

Europa indispensabile ma opera da completare
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
L'Eco di Bergamo INTERNO

Per quanto imperfetta, spesso picconata e in divenire, la costruzione dell’Europa comunitaria ha garantito la pace per il periodo più lungo della nostra storia, insieme con la crescita della democrazia e di un relativo benessere. Lo dobbiamo ad una generazione di statisti lungimiranti, di cui l’Italia di De Gasperi è stata parte integrante, che hanno cominciato a mettere in comune gli strumenti della guerra (carbone e acciaio) ponendoli al servizio della pace, creando una solidarietà di fatto. (L'Eco di Bergamo)

Su altre fonti

Oltre 1000 persone presenti all’evento, realizzato in una location inedita, il “Palmarium” del Consiglio regionale della Calabria, alla presenza delle massime autorità politiche, militari, sportive e scolastiche, con la straordinaria partecipazione del Ministro dell’Università e della Ricerca On. (ReggioTV)

Stiamo parlando dell’evento “Festa dell’Europa – Calabria testimone dei valori europei”, tenutosi presso il Palmarium del Consiglio regionale della Calabria, area verde di Palazzo Campanella, promosso dall’Eurodeputato Giusi Princi. (StrettoWeb)

Non solo una celebrazione, ma un patto concreto per il futuro. (Cronache Maceratesi)

Europa, Pernice a Calenda: “Lieti di riscoprire nelle sue parole lo spirito col quale siamo nati. Costruiamo insieme quell’area necessaria al Paese”

Quindi questo è il nostro dovere, la nostra responsabilità, e lo faremo insieme per un’Europa più unita". "Per creare l’ordine dal caos non basta il logos (la ragione, ndr), che deve essere buono: serve il cuore. (La Nazione)

In occasione dello Europe Day 2025, i Giovani delle Acli di Milano, in collaborazione con l'Ufficio a Milano del Parlamento europeo, hanno organizzato un flash mob per sventolare insieme, in Piazza del Duomo, la bandiera più grande d'Europa. (la Repubblica)

“Siamo contenti che lo spirito con il quale siamo nati oggi lo riscopriamo nelle parole di Carlo Calenda, leader di Azione, che ascoltiamo con piacere. Noi ci siamo per costruire quell’area necessaria al Paese ridare voce e rappresentanza a chi non si rassegna al bipopulismo”. (Il Riformista)