Rientro a scuola con imprevisto: attacco hacker ai registri elettronici d’Italia

Open INTERNO

L’imprevisto, in realtà, non è una cosa di poco conto se si pensa che il registro elettronico online è largamente diffuso e ha sostituito quasi del tutto la versione cartacea

Ma nel giorno del rientro in classe, allievi e professori sono stati accolti da alcuni disagi informatici.

L’annuncio è arrivato direttamente dalla società appaltatrice che fornisce il servizio al 40% degli istituti scolastici italiani, la Axios (Open)

Ne parlano anche altri giornali

A renderlo noto la società fornitrice del servizio, in una nota riportata sul sito del Vallauri, che ha ufficialmente comunicato un grave attacco informatico all’infrastruttura. Sono risultati disservizi al registro elettronico Axios, utilizzato anche dal Vallauri di Fossano, da sabato 3 aprile. (TargatoCn.it)

Studenti in classe fino alla prima media ma attacco ransomweare al registro elettronico fornito dalla società italiana Axios. Ma il registro elettronico resterà comunque fuori uso ancora per alcuni giorni (Startmag Web magazine)

Un attacco ransomware ha interrotto la produzione di due fabbriche in Italia, dice Kaspersky: la società di cybersicurezza non ha rivelato quali, ma ha precisato che appartengono a una società tedesca. (HelpMeTech)

Per l'azienda, non sono stati sottratti né persi i dati, ma i presidi dovrebbero annotare l'evento nel registro dei data breach. Migliaia di scuole senza possibilità di aggiornare i registri e - in alcuni casi - effettuare la didattica a distanza. (Computerworld Italia)

Una volta tornata online la procedura per la gestione del protocollo web, le info caricate sui moduli resi disponibili dovranno essere “trasportate” sul registro elettronico. L’accesso al registro elettronico avviene tramite un utente e una password forniti dalla scuola al docente e alle famiglie (CorCom)

Il disservizio del registro elettronico della scuola è dovuto ad un ransomware, un virus informatico sempre più diffuso che rende inaccessibili i dati e chiede il pagamento di un riscatto per ripristinarli. (Il Giornale di Vicenza)