"Lo youtuber non ha pagato le tasse": per St3pny condanna a otto mesi

LA NAZIONE INTERNO

Secondo quanto appreso da fonti vicine agli inquirenti, si tratterebbe del primo caso di youtuber a processo per questo tipo di accusa

Stefano Lepri, 25enne, volto noto di youtueb, noto sul web col nickname di St3pny, è stato condannato a 8 mesi di reclusione per evasione fiscale dal tribunale di Firenze.

Però lo youtuber, in base a quanto accertato dalle fiamme gialle, avrebbe svolto attività continuativa professionale non compatibile coi contratti da lui stipulati. (LA NAZIONE)

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«C'è differenza tra essere additato come criminale e sentirsi veramente tale», ha scritto in una storia. Lepri ha 24 anni e 2,5 milioni di follower su Instagram e 4,28 milioni su YouTube, è originario di Fiesole ed è diventato famoso per i suoi video da gamer. (Il Sole 24 ORE)

La star di Youtube Stefano Lepri, 25enne, noto sul web col nickname di St3pny, è stato condannato a 8 mesi di reclusione per evasione fiscale dal tribunale di Firenze. Però lo youtuber, in base a quanto accertato dalle fiamme gialle, avrebbe svolto attività continuativa professionale non compatibile coi contratti da lui stipulati. (La Stampa)

Secondo quanto appreso da fonti vicine agli inquirenti, si tratterebbe del primo caso di youtuber a processo per questo tipo di accusa. Il decreto di citazione diretta che lo ha portato al processo nel quale è stato condannato si riferisce però solo al 2017, anno fiscale in cui Lepri avrebbe superato la quota di evasione penalmente rilevante (Il sito di Firenze)

La star di Youtube Stefano Lepri, 25enne, noto sul web col nickname di St3pny, è stato condannato a 8 mesi di reclusione per evasione fiscale dal tribunale di Firenze. Il pm Christine Von Borries nella sua requisitoria aveva chiesto per il giovane youtuber una pena di 1 anno e 4 mesi. (Controradio)

Le parole di St3pny sul caso di evasione fiscale. E il suo caso è il primo in Italia di evasione fiscale sui social. (Younipa - il blog dell'Università degli Studi di Palermo)

Lui che da anni chiede allo stato di regolamentare il lavoro che si è creato da solo, da zero, è il primo “creator” italiano ad essere condannato dalla legge per evasione fiscale. Lui stesso ha chiarito che nei prossimi mesi verrà riaffrontato il caso in maniera più appronfondita e verrà in quel caso confermata o meno la condanna (Tuttoinformatico)