Habemus Papam: il silenzio di Sua Eminenza Parolin, il grande sconfitto del Conclave, e l’ombra del tradimento - ESCLUSIVA

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Il Conclave si è chiuso con un nome a sorpresa, ma il vero terremoto è esploso lontano dalle telecamere. A tremare non è stata solo la Cappella Sistina, ma il sistema di potere che per anni ha ruotato attorno al cardinale Pietro Parolin. Uomo forte della Segreteria di Stato, eminenza grigia del pontificato di Francesco, Parolin si ritrova oggi ad essere il grande sconfitto. E non per mancanza di voti, ma per un colpo basso arrivato da chi riteneva alleato. (Il Giornale d'Italia)
Ne parlano anche altri media
Di cosa ha veramente bisogno la Chiesa oggi? E di cosa il mondo? Sono queste le domande che mi pongo per valutare l’elezione del nuovo Papa. La risposta a entrambe le domande non è difficile. (La Stampa)
Poi il volto. Leone XIV, nel ricordo di Leone XIII il Papa della prima enciclica sociale la Rerum Novarum. (Vatican News)
Con l’Habemus Papam e l’elezione di Robert Francis Prevost a nuovo Papa, Leone XIV, si guarda ora ai prossimi passaggi che il Pontefice svolgerà nelle ore seguenti. (RaiNews)

Tradizionalmente ogni cardinale di passaggio in Vaticano bussa al dicastero che sovrintende alla nomine episcopali per verificare a che punto siano le pratiche che riguardano la propria diocesi. Attraverso il vice Ilson de Jesus Montanari, bergogliano doc, Prevost ha stretto relazioni con la maggior parte degli episcopati mondiali. (La Stampa)
La profezia di Paolo Sorrentino si è avverta. Il Papa, interpretato negli episodi dall'attore inglese Jude Law, più volte viene descritto come il “primo Pontefice americano della storia” originale nei modi, nel suo approccio al papato e nel modo di avvicinarsi alla chiesa. (Il Mattino)
ROMA – Mentre monsignor Diego Ravelli, il maestro delle cerimonie liturgiche, lo aiutava nella vestizione nella Stanza delle lacrime, Robert Francis Prevost aveva già deciso con quale abito si sarebbe affacciato per la prima volta al mondo da papa Leone XIV. (la Repubblica)