Cecilia Sala libera, il sollievo di Abedini: “I nostri destini non sono più legati”

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La Repubblica INTERNO

MILANO – Ora che Cecilia Sala è tornata libera, Mohammad Abedini Najafabadi si dice «sollevato» per non sentirsi più causa dei ventuno giorni trascorsi nel carcere di Evin, a Teheran, dalla giornalista italiana. «È soddisfatto, ma resta preoccupato della sua situazione», riferisce Alfredo De Francesco, l’avvocato dell’“uomo dei droni” iraniano, all’uscita del carcere milanese di Opera, dopo la vi… (La Repubblica)

Su altri giornali

Lo comunica una nota ufficiale del Ministero della Giustizia. "Il ministro Nordio ha depositato alla Corte di Appello di Milano la richiesta di revoca degli arresti per il cittadino iraniano Mohammad Abedini Najafabadi". (L'HuffPost)

Il 16 dicembre scorso dal dipartimento di Stato americano arriva una telefonata all’antiterrorismo italiano per comunicare che alle 17,35 atterrerà a Malpensa con un volo da Istanbul un uomo, su di lui c'è un mandato di arresto internazionale emesso tre giorni prima dal tribunale distrettuale degli Stati Uniti per il distretto del Massachusetts. (La Repubblica)

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha chiesto la revoca dell'arresto di Abedini, l'ingegnere iraniano detenuto nel carcere di Opera, a Milano, su richiesta degli Stati Uniti. Sarebbe dunque questo lo scambio con la liberazione di Cecilia Sala, la giornalista detenuta per 21 giorni nel carcere di Evin a Teheran (Today.it)

Caso Abedini, Nordio chiede la revoca dell’arresto dell’ingegnere iraniano

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha chiesto la revoca per gli arresti l'iraniano detenuto nel carcere di Opera su richiesta degli Stati Uniti. (Fanpage.it)

«Il ministro Nordio ha depositato alla Corte di Appello di Milano la richiesta di revoca degli arresti per il cittadino iraniano Abedini Najafabadi Mohammad». «In forza dell'articolo 2 del trattato di estradizione tra il governo degli Stati Uniti d'America e il governo della Repubblica italiana - si legge nella nota del ministero - possono dar luogo all'estradizione solo reati punibili secondo le leggi di entrambe le parti contraenti, condizione che, allo stato degli atti, non può ritenersi sussistente. (La Sentinella del Canavese)

«In forza dell'articolo 2 del trattato di estradizione tra il governo degli Stati Uniti d'America e il governo della Repubblica italiana - si legge nella nota del ministero - possono dar luogo all'estradizione solo reati punibili secondo le leggi di entrambe le parti contraenti, condizione che, allo stato degli atti, non può ritenersi sussistente. (La Stampa)