Omicidio Vannini, prima notte in cella per la famiglia Ciontoli

La Gazzetta di Mantova INTERNO

«E’ solo un ragazzo, posso andare in cella con lui?» Sarebbe questa la richiesta fatta da Antonio Ciontoli al direttore del carcere di Rebibbia, dove da ieri è rinchiuso assieme al figlio Federico, alla moglie Maria e alla figlia Martina, fidanzata di Marco Vannini, ucciso il 18 maggio 2015 a Ladispoli.

Nel carcere di Rebibbia sono rinchiuse anche Maria e Martina: al momento sono in isolamento, in attesa di essere trasferite nella sezione femminile

I due sono nel centro clinico della struttura penitenziaria, per ottemperare alle prescrizioni della normativa anti-Covid. (La Gazzetta di Mantova)

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Il padre, Antonio Ciontoli, dovrà invece scontare 14 anni di carcere con l’accusa di omicidio volontario con dolo eventuale. I giudici hanno ritenuto colposo il comportamento di Antonio Ciontoli perché il colpo partì per errore (VNews24)

Federico Ciontoli è nato il 26 gennaio 1992, ha 29 anni e uscirà dal carcera tra circa dieci anni. Federico Ciontoli era il cognato di Marco Vannini, in quanto fidanzato della sorella, e c’era anche lui la notte tra il 18 e il 19 maggio 2015 in quanto quella notte Marco Vannini è morto. (Puglia 24 NEWS)

La moglie di Antonio Ciontoli, Maria, e la figlia Martina, la fidanzata di Marco Vannini, si trovano anche loro in isolamento a Rebibbia, dove poi saranno trasferite nella sezione femminile L'istanza di Antonio Ciontoli sarebbe stata respinta per questioni di protocollo. (leggo.it)

Martina Ciontoli ora ha 25 anni, la sua data di nascita è 29 luglio 1995. I fatti accaduti nel maggio 2015 hanno sconvolto l’opinione pubblica e la mamma di Marco Vannini si è fortemente battuta per avere giustizia. (Puglia 24 NEWS)

Antonio Ciontoli è il padre di Martina e Federico Ciontoli e giudicato colpevole dell’omicidio di Marco Vannini. I fatti risalgono alla notte tra il 18 ed il 19 maggio 2015 quando Marco Vannini fu colpito da un proiettile vagante e la famiglia Ciontoli non lo ha immediatamente soccorso, facendogli passare ore di agonia. (Puglia 24 NEWS)

Capitolo chiuso “grazie a giudici straordinari”: questo il commento del legale della famiglia Vannini Celestino Gnazi ai microfoni di ‘Lavori in Corso’. Tornando al discorso dei media vorrei specificare che le sentenze sono state scritte da una serie di giudici straordinari, non dai media. (Radio Radio)