Inflazione al 2% ai livelli del 2013, spese per la casa +9,6%. Allarme grano e pasta

Corriere della Sera ECONOMIA

Scendono le spese per l’istruzione: -3,7 ad agosto su anno, un calo che si era verificato anche a luglio.

La causa principale è la corsa dei prezzi dei beni energetici (da +18,6% di luglio a +19,8%).

L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, rimane stabile a +0,6%, mentre quella al netto dei soli beni energetici accelera lievemente da +0,4% di luglio a +0,5 per cento. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altre testate

L'aumento congiunturale dell'indice generale è dovuto da una parte a fattori stagionali che influenzano la crescita dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (+2,8%) e dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona(+0,7%) e dall'altra ai prezzi dei beni energetici non regolamentati (+1,7%) e degli alimentari non lavorati (+0,4%). (Rai News)

L’indice dei prezzi al consumo su base annuale ha messo a segno un aumento del 2%, rispetto al precedente 1,9% e a stime di 2,1%. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo ha rilevato un +0,2 mensile e un +2,5% annuale, entrambi in crescita ma al di sotto delle attese. (Money.it)

È il livello più alto dal +2,2% del gennaio 2013. "L'aumento del 2% si traduce in una maggior spesa annua pari a 614 euro per la famiglia tipo (Milano Finanza)

“Ad agosto l’inflazione continua ad accelerare, portandosi a un livello che non si registrava da gennaio 2013 (quando fu +2,2%), a causa per lo più dei prezzi dei Beni energetici che continuano a registrare una crescita molto ampia sia per la componente regolamentata sia per quella non regolamentata – commenta l’Istat -. (ciociariaoggi.it)

L'inflazione acquisita per il 2021 è pari a +1,7% per l'indice generale e a +0,9% per la componente di fondo. Mercoledì 15 Settembre 2021, 10:30. (Teleborsa) - Nel mese di agosto, l'Istat stima che l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,4% su base mensile e del 2% su base annua (da +1,9% del mese precedente). (ilmessaggero.it)