Luciana Pennino, Primule fuori stagione, Iuppiter Edizioni

Come le primule fuori stagione, il romanzo di Luciana Pennino sorprende anzitutto per la vivacità di un linguaggio che sa inventare parole nuove e intrecciare registri diversi.
napoli, (informazione.it - comunicati stampa - editoria e media) Come le primule fuori stagione, il romanzo di Luciana Pennino sorprende anzitutto per la vivacità di un linguaggio che sa inventare parole nuove e intrecciare registri diversi. Sospinto da un brioso ritmo narrativo, il lettore rivive la storia di una donna che deve misurarsi con la vita e la sua imprevedibilità. In un mondo che ha reso la precarietà strutturale, la perdita del lavoro coincide con un limbo dove si smarrisce la propria collocazione sociale e personale. Così per la protagonista il tempo corre all’indietro a recuperare una lacerazione profonda nella quale l’esistenza sembra bloccarsi, ma nel contempo uno slancio vitale la trascina avanti ad assumere buio e luce: un binomio indissolubile. È l’ironia meditativa l’humus dove primule ostinatamente inaspettate possono nascere.
L’autore
Luciana Pennino vive a Napoli. Ma potrebbe cambiare città di residenza. Primule fuori stagione è il suo primo romanzo. Ma potrebbe non essere l’unico. È nata nel 1965, e questa è una certezza, ma non sa ancora cosa farà da grande.
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