I sindacati chiedono chiusura della Metropolitana a Napoli per mancanza di sicurezza

La linea 1 della metropolitana di Napoli copre la tratta Garibaldi (stazione Centrale) e Piscinola (periferia Nord), apre alle 5:45 del mattino e chiude alle 23.15 a Piscinola. I treni dal lunedì al venerdì, cioè nei giorni feriali, passano in media ogni 9-14 minuti, nei giorni festivi ogni 10-14 minuti. Questo se tutto va bene.
Napoli , (informazione.it - comunicati stampa - ambiente) La linea 1 della metropolitana di Napoli copre la tratta Garibaldi (stazione Centrale) e Piscinola (periferia Nord), apre alle 5:45 del mattino e chiude alle 23.15 a Piscinola. I treni dal lunedì al venerdì, cioè nei giorni feriali, passano in media ogni 9-14 minuti, nei giorni festivi ogni 10-14 minuti. Questo se tutto va bene.


Ma se accade, come sta accadendo sempre più di recente, che qualcosa va male, la metropolitana di Napoli gestita da Anm, società del Comune di Napoli (la città ha anche un'altra metro, gestita da Fs, la Linea 2, che copre la tratta Gianturco-Campi Flegrei) si ferma o ritarda di molto le sue corse. Perché?

A regime ottimale, cioè al massimo del funzionamento dei treni in dotazione all'Anm, la linea potrebbe garantire una frequenza minima ogni 5 minuti circa. Per far ciò servirebbero 12 convogli che sulla Linea 1 non ci sono. Napoli infatti ha la disponibilità di 9 treni. Per il percorso attuale ciò significa almeno 12 minuti d'attesa in media. Il parco mezzi conta formalmente 46 Udt, Unità di Trazione, le cosiddette motrici, che vanno collocate una a testa e una in coda al treno. Fra loro, ci sono 2 vagoni. In realtà ce ne dovrebbero essere 3, per coprire l'esatta lunghezza delle banchine napoletane, ma siccome i mezzi sono pochi, i treni sono più corti. E così si crea peraltro un pericoloso spazio in banchina ogni volta.

Adolfo Vallini, sindacalista della Usb, una delle sigle di categoria più battagliere, spiega lo stato dell'arte: «Ci sono 9 treni, ma se qualcosa si rompe o se c'è un guasto, i treni diventano 8 il che significa altri ritardi. Se invece diventano 7 si creano disagi gravi». Motivo? Le banchine delle stazioni con più traffico, dunque in primis quella di piazza Garibaldi, diventano insufficienti a contenere il grosso numero di utenti in attesa. Dunque si decide in questi casi, per motivi di sicurezza, di chiudere l'accesso alla stazione della metropolitana che nel frattempo, per coprire una tratta più breve e tornare indietro «limita a Dante» ovvero si ferma alla stazione Dante e inverte la corsa.
A tal Riguardo La Dott.ssa Ivana Boscaino di Identità Meridionale chiede per evidente mancanza di sicurezza la chiusura di tutta la tratta della Metropolitana poiché cosi ogni giorno milioni di utenti rischiano la vita,la situazione è al limite del reale meglio una decisione drasticamente forte che piangere morte ha concluso la consigliera.


I treni nuovi sono stati ordinati ma non arriveranno prima della fine del 2019 (se il cronoprograma sarà rispettato). Dunque prima del 2020 la situazione della metropolitana a Napoli non migliorerà.
Ufficio Stampa
Roberto Della Corte
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